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  1. Elisabetta di Boemia. Elisabetta di Boemia, Principessa Palatina (Heidelberg, 16 dicembre 1618 – Abbazia di Herford, 11 febbraio 1680), conosciuta anche come Elisabetta di Boemia era figlia di Federico V Elettore Palatino, che fu brevemente Re di Boemia e di Elizabeth Stewart.

  2. Sofía y su familia fueron expulsados de los tronos de Bohemia y del Palatinado el 8 de noviembre de 1620. Su padre, calvinista, murió el 29 de noviembre de 1632, cuando Sofía tenía solo dos años. Era hermana del elector Carlos I Luis del Palatinado y del conde Eduardo del Palatinado.

  3. Ludovica in giovane età. Membro del ramo Birkenfeld-Zweibrücken del Casato di Wittelsbach, la Principessa Maria Ludovica Guglielmina, (chiamata Louise) era la quinta figlia del re Massimiliano I di Baviera e della seconda moglie, la principessa Carolina di Baden, figlia di Carlo Luigi, Principe Ereditario di Baden e della langravia Amalia d'Assia-Darmstadt.

  4. L'ambiziosa e intelligente Sofia volle che il primogenito ricevesse subito un'educazione consona al ruolo di imperatore. Riuscì infatti, in seguito alle rivoluzioni del 1848, a far abdicare il 2 dicembre il cognato, l'imperatore Ferdinando I d'Austria, gravemente malato di epilessia e intellettivamente limitato, e convinse il marito Francesco Carlo a rinunciare ai diritti sul trono.

  5. Alla morte del fratello maggiore nel 1629, e di suo padre nel 1632, ereditò dal proprio padre in esilio la pretesa alla corona del Palatinato.Affidatogli il fratello, il principe Rupert, trascorse gran parte degli anni trenta del Seicento alla corte dello zio, Carlo I d'Inghilterra a Londra, sperando di riuscire ad ingraziarsi gli inglesi per la propria causa.

  6. Otto Enrico del Palatinato-Sulzbach (Amberg, 22 luglio 1556 – Sulzbach, 29 agosto 1604) ... Anna Sofia (Sulzbach, 6 settembre 1595-Sulzbach, 21 aprile 1596);

  7. Nel 1671, grazie anche all'intervento della zia Sofia, sposò Guglielmina Ernestina, figlia di Federico III di Danimarca. Dal loro matrimonio non nacquero figli. Alla sua morte il Palatinato passò al ramo cattolico della famiglia, i Wittelsbach-Neuburg.