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7 dic 2013 · Romolo allora tirò fuori la spada e ripeté: – Chi passerà il confine senza il mio permesso, morirà – e uccise Remo. Romolo diventò il primo Re di Roma e governò con saggezza, aiutato da cento senatori. E la sua città diventò la più bella e grande città di tutto il mondo antico, capitale di un immenso impero.
La fondazione di Roma e la leggenda di Romolo e Remo. 24'. Introduzione. La maggior parte delle fonti antiche è concorde nell’affermare che Roma fu fondata verso la metà dell’VIII secolo a.C. da Romolo, discendente della dinastia dei re di Alba Longa 1. Secondo la tradizione, Rea Silvia, figlia di Numitore, legittimo re di Alba ma ...
24 lug 2023 · Inoltre, la rivalità e il conflitto che emerge tra Romolo e Remo ci mostrano come il potere e la leadership fossero questioni centrali nella formazione delle prime società. La leggenda di Romolo e Remo mette in evidenza l’importanza del legame familiare e del potere nella formazione delle prime comunità nell’antica Roma.
Romolo, in seguito alla morte di Remo, divenne il primo re della città, lasciandoci un affascinante racconto sulle sue origini e sulla fondazione di una delle città più importanti della storia. Lo studio della leggenda di Romolo e Remo rappresenta un’opportunità preziosa per gli studenti di quinta elementare.
9 dic 2020 · La famosissima leggenda vuole che Romolo e Remo, fossero figli diretti del Dio Marte e della vestale, Rea Silvia, figlia a sua volta del Re di Alba Longa, Numitore. Molto tempo prima Ascanio, figlio dell’eroe troiano, Enea, e Lavinia, fondò la città di Alba Longa e dopo molti anni, Proca un suo diretto discendente, lasciò alla sua morte ...
Ad Alba Longa, un ricco quartiere del Lazio, regnava Numitore. Amulio fratello di Numitore per invidia scacciò il sovrano e regnò da solo ad Alba. il crudele tiranno aggiunse l'offesa all'offesa: uccise i figli del fratello e e consacrò la figlia Rea Silvia alla dea Vesta. Ma Rea Silvia diede alla luce due piccoli gemelli e li nominò figli ...
8 giu 2020 · La situazione pareva irreversibile, fino all’intervento del Dio Marte il quale, innamoratosi di Rea Silvia, la mise incinta di due gemelli, Romolo e Remo. Appena saputo della nascita dei piccoli, Amulio li condannò subito a morte ma il boia incaricato di eseguire la sentenza non ebbe il coraggio di ucciderli e li lasciò nel Tevere, in una cesta, affidando il loro destino alle acque.
