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Luglio 1908, alla vigilia del crollo dell'impero Ottomano. Nel palazzo del sultano Abdulhamit II, Safiyé, ragazza di origini italiane, stringe un patto di alleanza con Nadir, uno dei giovani eunuchi dell'harem. Safiyé mira a diventare la favorita del sultano, e poi la madre di uno dei suoi figli. Mentre portano avanti questo piano, Safiyé e Nadir provano un'attrazione reciproca che diventa ...
5 giorni fa · Luglio, 1908, alla viglia del crollo dell'impero Ottomano. Nel palazzo del sultano, Safiyè, ragazza di origini italiane mira a diventare la favorita del sultano con l'aiuto di un giovane eunuco dell'harem. Mentre portano avanti questo piano, scatta tra loro un'attrazione fisica che supera le barriere del proibito per lei e della condizione di evirato per lui. Intanto l'obiettivo viene ...
Harem Suare è il secondo film diretto da Ozpetek, dopo Hamam del 1997; il non disprezzabile esordio e questo lavoro sono accomunati non solo dalle tematiche turco-centriche che muovono l'ispirazione del regista (nato ad Istanbul, ma ormai italiano a tutti gli effetti), ma anche da un certo gusto visivo sontuoso e patinato, che in questa occasione funziona anche meglio che nella precedente…
Harem Suare is a 1999 Turkish drama film directed by Ferzan Özpetek. It was screened in the Un Certain Regard section at the 1999 Cannes Film Festival.
Dans le harem, rien ou presque ne filtre des événements graves. La vie y suit son cours avec son cortège de jalousies, de bonheurs et de légendes. Nadir, l’un des eunuques, a décidé que Safiyè devait être choisie par le Sultan. Mais le calcul politique de Nadir va laisser la place à l’amour.
1904, Istanbul, Yildiz Palace. Outside, the revolution growls. Sultan Abdulhamit dreams while listening to the finale of La Traviata, in his private theatre at Yildiz. But the Sultan only likes happy endings and has had the libretto rewritten so that Violetta does not die. One of his concubines, Safiyè, of Italian ori
Trailer del film Harem Suare (1999) regia di Ferzan Ozpetek, con Valeria Golino, Marie Gillain, Alex Descas, Lucia Bosè, Malick Bowens, Christophe Aquillon.
