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Negli ultimi anni ha partecipato a congressi internazionali eseguendo interventi di chirurgia in diretta e nel 2014 ha pubblicato un libro sulle Aberrazioni Ottiche, disciplina per la quale ha tenuto corsi formativi per gli oculisti. E’ referente dell’ Unità Operativa di Oculistica della Casa di cura Città di Parma. Il Dott. Roberto ...
Roberto Di Cioccio, che ne ha rilevato il testimone sin dal 1993. Svolgiamo la nostra attività a Parma da oltre 40 anni offrendo consulenza professionale e servizi amministrativi a imprese, professionisti, enti e società commerciali. Attività. Lo Studio svolge un’attività professionale prevalentemente orientata alla consulenza in materia ...
Figlio di Carlo III e Luisa Maria di Borbone-Francia, nel 1854 alla morte del padre è diventato duca di Parma al suo posto, sotto la guida della madre data l’età, e vi rimase fino al 1859 quando il Ducato fu annesso dal Regno di Sardegna. Nel 1869, in esilio, sposò la principessa Maria Pia di Borbone-Due Sicilie, figlia del re Ferdinando ...
Roberto Ugo era il secondo figlio maschio, ma unico sopravvissuto, di Elia di Borbone-Parma e dell' arciduchessa Maria Anna d'Austria ( 1882 - 1940 ). Succedette a suo padre Elia come pretendente ducale di Parma alla morte di questi nel 1959. Morì celibe e senza figli, come cinque dei suoi fratelli e sorelle, e il suo successore fu lo zio ...
Voce principale: Borbone. La dinastia dei Borbone di Parma è un ramo italiano dei Borbone, regnante sul Ducato di Parma e Piacenza con alcune interruzioni dal 1748 al 1859. Dal 1801 al 1807 questo ramo dei Borbone fu sovrano del Regno d'Etruria e dal 1824 al 1847 regnò sul Ducato di Lucca. Dopo il matrimonio tra un principe di Borbone di ...
1 giorno fa · Roberto Salis, 'Ilaria libera subito? Il giudice aspetta Nordio'. (ANSA) - CAGLIARI, 26 MAG - "Ilaria vittima di un processo politico, un'antifascista che è stata carcerata ingiustamente ed è ...
Nel 1907 il padre di Elia, Roberto I, morì e gli succedette come pretendente ducale di Parma il figlio Enrico di Borbone-Parma, che era disabile. Meno di quattro mesi dopo, il Grande Maresciallo della Corte austriaca dichiarò mentalmente inabili Enrico e cinque dei suoi fratelli.
