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  1. Maurizio. detto Maresciallo di Sassonia Conte di Sassonia (Goslar 1696-Chambord 1750). Figlio dell’elettore di Sassonia Federico Augusto I, poi Augusto II re di Polonia, e della contessa Aurora di Konigsmarck, fu educato, fin da giovane, alla vita delle armi e combatté, tra il 1709 e il 1717, nelle Fiandre, in Polonia, in Pomerania e contro i turchi; nel 1720 entro al servizio della Francia.

  2. In compenso ottenne, dopo la vittoria di Mühlberg del 1547, i possedimenti della linea ernestina e la dignità di principe elettore di Sassonia, di cui veniva privato il cugino Giovanni Federico (1548).

  3. L'elettore Giovanni Federico di Sassonia, uno dei capi protestanti, venne arrestato per tradimento e privato della dignità elettorale, che l'imperatore trasferì al suo alleato Maurizio di Sassonia. Dinastia Wettin, ramo albertino

  4. Nato il 17 gennaio 1463, morto il 5 maggio 1525. Succedette ml 1486 a suo padre, l'elettore Ernesto, nella dignità e nei dominî elettorali, mentre nei rimanenti possessi aveva per conreggente il fratello Giovanni, col quale visse in un ininterrotto accordo.

  5. La parte occidentale della Sassonia, che dal 1382 fu governata da un ramo collaterale dei Wettin, tornò dopo la morte del suo ultimo rappresentante, il duca Guglielmo III di Sassonia (1425 – 1482), alla linea principale dei Wettin sotto Ernesto di Sassonia (1441 – 1486), nelle cui mani si trovò da allora in poi un significativo, anche su scala europea, insieme di territori.

  6. Figlio (Goslar 1696 - Chambord 1750) dell'elettore di Sassonia Federico Augusto I, poi Augusto II re di Polonia, e della contessa Aurora di Königsmarck, fu educato, fin da giovane, alla vita delle armi e combatté, tra il 1709 e il 1717, nelle Fiandre, in Polonia, in Pomerania e contro i Turchi; nel 1720 entrò al servizio della Francia.

  7. 1 lug 2024 · principe elettore di Sassonia (Friburgo 1521-Sievershausen 1553). Figlio e successore (1541) del duca Enrico il Pio, lo seguì nel luteranesimo , laicizzando conventi e scuole. Più preoccupato però dell'ingrandimento dei propri domini a spese della linea ernestina e dell'autonomia nei confronti dell'imperatore, seppe destreggiarsi con audacia e spregiudicatezza nelle guerre di religione.