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  1. Con sign. più ampio, anche riferito ad azioni e comportamenti: ciò che fai non ha senso, non ha giustificazione, è illogico, inopportuno, inutile, assurdo; e similmente: un mio intervento ora non avrebbe senso; una protesta da parte vostra sarebbe senza senso.

  2. Con decine di migliaia di clienti in tutta Europa, SENSO è una delle aziende in più rapida crescita su tutto il mercato europeo. Da oltre sette anni combattiamo l'obsolescenza programmata, vogliamo rendere il mondo un posto migliore donando nuova vita ai dispositivi elettronici del marchio Apple.

  3. senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. ( fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette al sistema nervoso centrale: organi di s .] ≈ sensorio. ‖ percezione. ⇓ gusto, odorato ( o olfatto), tatto, udito, vista. Espressioni ...

  4. FO. 1. facoltà di sentire, di ricevere impressioni e modificazioni fisiche e psichiche ad opera di stimoli esterni o interni | estens., ciascuna specifica funzione ricettiva con cui gli organismi viventi percepiscono tali stimoli e li trasmettono ai centri nervosi: organi di senso; i cinque sensi, vista, udito, olfatto, gusto, tatto.

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    Organi di s. L’insieme degli elementi di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistema nervoso centrale, dove danno origine ad attività semplici, come i riflessi, o altamente integrate come le sensazioni. Nell’uso il termine è riservato a quelle formazioni volumino...

    S. comune Espressione filosofica la cui origine è nella denominazione aristotelica κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», designante l’atto percettivo che fonde in unità i dati dei vari organi di s., riferendoli all’unico oggetto da cui sono determinati e accompagnando ogni esperienza sensibile in quanto ne rappresenta l’autoconsapevolezza. Diverso si...

    In semanticalogica e in linguistica, s. è distinto da significato: nell’uso di F. de Saussure, ripreso da L. Prieto e altri, con s. si indica la particolare utilizzazione, in un contesto determinato, del significato (➔) di una parola; a s. usato in tale accezione corrisponde ciò che il matematico G. Frege chiamò Bedeutung di una espressione, riserv...

    Trasposizione dei s. Presunto fenomenoparapsicologico consistente in un apparente spostamento di facoltà percettive (per es., ‘vedere’ con la nuca), in soggetti isterici gravi, sonnambuli ecc.

    Lo studio dei s., cioè dei significati che può assumere una data frase, è oggetto dell’ermeneutica biblica e ha molta importanza nella storia dell’esegesi, implicando la possibilità d’interpretare in modi molteplici (e anche contrapposti) le stesse locuzioni. L’esegesi antica e medievale ha abbondato nella ricerca di s. diversi: letterale, storico,...

  5. senso [sèn-so] s.m. 1 Facoltà di avvertire le sensazioni prodotte da stimoli esterni o interni: l'uomo e gli animali sono dotati di s. ; ciascuna delle funzioni, a cui sono preposti organi...

  6. S. comune, la misura, in sede d’intelligenza e di giudizio, definita dall’opinione della grande maggioranza. Stato fisico, psichico o sentimentale indefinito: provare un s. di benessere, di tristezza. Idea o suggerimento vago: versi che ispirano un s. di solennità. Far s., suscitare un’istintiva ripulsione.

  1. Le persone cercano anche