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  1. Giuditta di Schweinfurt (in ceco Jitka ze Schweinfurtu; Schweinfurt, 1003 – Znojmo, 2 agosto 1058) è stata una nobile boema, principessa di Baviera, duchessa consorte di Boemia e regina consorte d'Ungheria.

    • Biografia
    • Matrimonio E Figli
    • Voci Correlate
    • Collegamenti Esterni

    Bretislao era un figlio del duca Ulrico\Oldřich e della sua aspirante moglie Božena; nel 1019, a Schweinfurt, egli rapì da un monastero quella che sarebbe diventata la sua futura moglie, Giuditta (Jitka) di Schweinfurt, figlia del magnate bavarese, il margravio di Nordgau Enrico di Schweinfurt. Durante il regno del padre, nel 1029, egli recuperò la...

    Fu nel 1030 che egli sposò Giuditta di Schweinfurt, figlia di Enrico di Schweinfurt e di Gerberga di Gleiberg; apparteneva dunque alla dinastia di Schweinfurt. Prima della sua morte, Bretislao organizzò la propria successione: il figlio maggiore, Spytihněv, sarebbe diventato duca di Boemia con pieno controllo sul territorio. La Moravia sarebbe stat...

  2. Giuditta di Schweinfurt è stata una nobile boema, principessa di Baviera, duchessa consorte di Boemia e regina consorte d'Ungheria.

  3. Giuditta di Schweinfurt (Jitka o Břetislava) su una cronaca del XIV secolo. Bertoldo I († 954), figlio del duca Arnolfo di Baviera († 937), zio del margravio Leopoldo I della marca orientale , progenitore dei giovani Babenberg ;

  4. Secondogenito di Břetislav I e Giuditta di Schweinfurt. Succedette nel 1061, al fratello maggiore Spytihněv II sul trono di Boemia. In politica estera V. si dimostrò un abile diplomatico.

  5. 13 giu 2018 · Nell’immaginario collettivo la rappresentazione cruenta di determinate scene nelle opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1653) è riconducibile a un episodio della vita dell’artista: l’aggressione e lo stupro da parte di Agostino Tassi (Roma, 1578 – 1644). Questi era un pittore, collega del padre di Artemisia, Orazio ...

  6. 25 gen 2017 · Perciò attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo che venga in nostro aiuto e ascolterà il nostro grido, se a lui piacerà» (8,13.14-15.17). È il linguaggio della speranza. Bussiamo alle porte del cuore di Dio, Lui è Padre, lui può salvarci. Questa donna, vedova, rischia di fare anche una brutta figura ...