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  1. 9 mar 2018 · COMMENTO A LUTTO E MELANCONIA DI FREUD. di Raffaele Avico. Il saggio breve Lutto e Melanconia di Freud rappresenta un eccezionale documento ed esempio di lucidità descrittiva intorno al tema che porta in oggetto, oltre essere una testimonianza unica del talento narrativo di Sigmund Freud.

  2. Lutto e melanconia (Trauer und Melancholie) è un saggio scritto da Sigmund Freud nel 1915 e pubblicato due anni più tardi. In questo saggio, Freud sostiene che il lutto e la melanconia sono reazioni simili alla perdita di una persona o una cosa amata.

  3. 30 nov 2010 · La melanconia può essere considerata dunque un lutto senza fine, senza elaborazione. E’ come se nel malinconico si producesse una scissione dell’Io, per cui una parte di esso si rivolgesse contro l’altra parte, punendola, biasimandola, attaccandola violentemente, fino anche al suicidio del soggetto.

  4. “Lutto e melanconia” (1915), secondo Clewell, propone come via alla risoluzione del lutto la dissoluzione dei legami emozionali con l'oggetto perduto, attraverso un “esame di realtà” che prevede essenzialmente un “lavoro della memoria”, cioè un'ossessiva reminiscenza all'interno dello spazio psichico di quanto pertiene all'altro ...

    • Lucio Lamera
  5. 8 nov 2021 · IL LAVORO DEL LUTTO. A cura di Daniela Battaglia. Definizione del concetto. In Lutto e Melanconia, (scritto nel 1915, ma pubblicato nel 1917), Freud afferma che il lutto è la reazione alla perdita di una persona amata o di un’astrazione che ne ha preso il posto; ad esempio la patria o un ideale.

  6. Postato in Autori della Psicologia - frasi e citazioni fondamentali | Letto 7047 volte. 1 1 1 1 1. “ […] il lutto è invariabilmente la reazione alla perdita di una persona amata o di un’astrazione che ne ha preso il poco, la patria ad esempio, o la libertà, o un ideale o così via.

  7. 12 ago 2015 · Freud (1915) precisa che nel lutto il mondo si è impoverito e svuotato, nella melanconia impoverito e svuotato è l’Io stesso; nel processo del lutto dunque, la perdita riguarda l’oggetto, ma nella melanconia sembra riguardare, da ultimo, il soggetto stesso.