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  1. 19 dic 1977 · Wilma: Directed by Bud Greenspan. With Shirley Jo Finney, Cicely Tyson, Jason Bernard, Joe Seneca. The story of American track sprinter Wilma Rudolph, who overcame physical handicaps to win three gold medals in the 1960 Olympics.

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    • Biography, Drama, Sport
    • Bud Greenspan
    • 1977-12-19
  2. 31 mar 2021 · La ragazza ha volato - Un film di Wilma Labate. Il ritratto di un'adolescente forte e consapevole restituito dalla grande intensità di Alma Noce. Con Alma Noce, Luka Zunic, Rossana Mortara, Livia Rossi, Massimo Somaglino. Drammatico, Italia, Slovenia, 2021. Durata 93 min.

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    • Alma Noce
    • Wilma Labate
  3. it.wikipedia.org › wiki › Caso_MontesiCaso Montesi - Wikipedia

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    Il ritrovamento

    L'11 aprile 1953, sulla spiaggia di Torvaianica, in provincia di Roma, venne rinvenuto il corpo senza vita della ventunenne romana Wilma Montesi, scomparsa due giorni prima. Montesi era una ragazza di origini modeste, figlia di un falegname e nata nel 1932 a Roma, dove risiedeva in via Tagliamento, 76. Al momento della sparizione era fidanzata e in procinto di sposarsi con un agente di polizia, al momento in servizio a Potenza. Era considerata molto bella, con qualche aspirazione a entrare ne...

    Le prime testimonianze

    Alla notizia del ritrovamento i giornali dedicarono ampi articoli, anche se gli inquirenti avevano interdetto alla stampa l'accesso alla camera mortuaria dove era conservato il corpo. Tuttavia, con uno stratagemma, il cronista giudiziario del Messaggero, Fabrizio Menghini, riuscì a introdurvisi e a vedere il corpo. La descrizione che ne fece il giorno dopo, sulle colonne del quotidiano romano, permise al padre della ragazza, Rodolfo Montesi, di presentarsi per il riconoscimento del cadavere....

    L'ipotesi scartata del suicidio e la chiusura del caso

    Il corpo venne portato presso l'Istituto di Medicina Legale di Roma, dove venne eseguita l'autopsia: i medici affermarono che la probabile causa della morte sarebbe stata una «sincope dovuta a un pediluvio», concludendo che, con molta probabilità, la sfortunata ragazza aveva approfittato della gita al mare per mangiare un gelato (i cui resti furono rinvenuti nello stomaco) e fare un pediluvio in acqua di mare per alleviare una fastidiosa irritazione ai talloni di cui – a detta dei familiari –...

    Piero Piccioni

    Nonostante la chiusura del caso, la stampa si mostrò scettica. Il Roma, quotidiano monarchico napoletano, il 4 maggio cominciò ad avanzare l'ipotesi di un complotto per coprire i veri assassini, che sarebbero stati alcuni potenti personaggi della politica: l'ipotesi presentata nell'articolo Perché la polizia tace sulla morte di Wilma Montesi?, a firma Riccardo Giannini, ebbe largo seguito. A capo di questa campagna mediatica, vi erano prestigiose testate nazionali, quali il Corriere della Ser...

    Adriana Bisaccia e l'ipotesi dei «capocottari»

    Il 6 ottobre 1953, sul periodico scandalistico Attualità, il giornalista e direttore della testata, Silvano Muto, pubblicò un articolo, La verità sul caso Montesi. Muto aveva condotto un'indagine giornalistica nel «bel mondo» romano, basandosi sul racconto di un'attrice ventitreenne che sbarcava il lunario facendo la dattilografa, tale Adriana Concetta Bisaccia. La ragazza aveva raccontato al giornalista di aver partecipato con Wilma a un'orgia, che si sarebbe tenuta a Capocotta, presso Caste...

    La deposizione di Moneta Caglio

    Dopo il racconto della Bisaccia, una seconda ragazza rilasciò un'altra deposizione compromettente. La donna, Maria Augusta Moneta Caglio Bessier d'Istria, detta «Marianna», «Annamaria» o «il cigno nero», soprannome inventato da Camilla Cederna (per via del lungo collo, portava appunto dei tipici anelli di ottone, e dell'abito nero alla moda esistenzialista che indossava quando venne ritratta la prima volta), era figlia di un notaio di Milano, intelligente e dotata di buona dialettica, e come...

    Fanfani affidò un'inchiesta al colonnello dei carabinieri Umberto Pompei, comandante della legione del Lazio. Il rapporto che stilò era pieno di sottintesi colpevolisti: c'era scritto che Montagna ospitava nella sua villa donne di dubbia moralità per «soddisfare i piaceri e i vizi di tante personalità del mondo politico», e che non si poteva esclud...

    Il 20 giugno 1955 Piccioni, Montagna e Polito furono rinviati a giudizio da Sepe presso la Corte d'assise, iscritti tra gli imputati per un processo penale sulla vicenda. Il 21 gennaio 1957 a Venezia si aprì il dibattimento. Montagna negò di aver conosciuto la Montesi, e Polito, ormai in pensione, confermò la tesi ufficiale dell'incidente in mare. ...

    Il caso ebbe grande risonanza sulla stampa nazionale attirata dalle complesse relazioni tra delitti, politica e vip. I principali quotidiani, Corriere della Sera e Paese Sera, divennero punti di riferimento per innocentisti o colpevolisti. Il primo vedeva nella vicenda un tentativo di screditare la DC, anche se manteneva una posizione moderata e po...

    Il fattore sociale

    Innanzitutto, la vittima era una bella ragazza, giovane e di modeste origini, apparentemente irreprensibile e con una vita ordinata e regolare: non era difficile per i lettori affezionarsi al personaggio. Il fatto che la vittima fosse stata rinvenuta ancora vergine (tanto che, per i funerali, la salma fu vestita col tradizionale abito da sposa bianco) escludeva tutta una serie di implicazioni che avrebbero reso la vicenda troppo scabrosa e compromettente per ricevere un tale rilievo sulla sta...

    La tempesta politica

    In secondo luogo, sin dall'inizio, emerse il coinvolgimento di personaggi di primo piano sulla scena politica. Dapprima citati come anonimi (fattore che suscitò ancora di più l'attenzione dei giornali e l'interesse del pubblico), quando i nomi vennero resi pubblici la loro rilevanza rese la vicenda di grande centralità anche per i lettori interessati di politica. La vicenda assunse i tratti di una guerra tra tutti i partiti di maggioranza, ma anche tra fazioni all'interno della stessa DC, che...

    La battaglia giudiziaria

    Di grande interesse divenne anche l'aspetto giudiziario della vicenda, con una giostra di denunce, querele e controquerele che arrivarono a coinvolgere i principali e più noti avvocati dell'epoca. Le questioni legate alla giustizia erano al centro anche di un importante dibattito: i personaggi importanti, amici dei vertici delle forze dell'ordine, potevano forse essere trattati diversamente dagli altri comuni cittadini ed evitare le conseguenze delle loro azioni? La rapida chiusura della prim...

    Nel film di Federico Fellini La dolce vita (1960) si possono trovare riferimenti al caso Montesi. Sul The Observer, Philip French scrive che questo caso di cronaca nera ha in parte ispirato il film...
    Nel film di Dino Risi I mostri, l'episodio Il povero soldatoallude al caso Montesi.
    La canzone Una storia sbagliata di Fabrizio De André (scritta con Massimo Bubola) fu commissionata al cantautore genovese per fare da sigla a due documentari Rai sulle morti di Pier Paolo Pasolini...
    Il verso «sulla spiaggia di Capocotta» della canzone Nuntereggae più di Rino Gaetanoè un riferimento al caso Montesi.
    Hans Magnus Enzensberger, Wilma Montesi. Una vita dopo la morte, in Politica e Gangsterismo, Roma, Savelli, 1979.
    Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus, La ragazza del pediluvio, in Mambo italiano 1945-1960. Tre lustri di fatti e misfatti, Milano, Marco Tropea Editore, 2000, pp. 179-201, ISBN 88-438-0193-7.
    Ennio Flaiano, Diario Notturno, Milano, Bompiani, 1956.
    Angelo Frignani, La strana morte di Wilma Montesi, Roma, Adn Kronos, 2003, ISBN 88-7118-157-3.
    Claudio Dell’Orso, Nu magazine: Wilma Montesi, vergine e "martire", su numagazine.it, 8 luglio 2005. URL consultato il 5 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2019).
    Caso Montesi: Fanfani non fu il burattinaio Il racconto dei cinegiornali dell'Archivio Luce, le sedute alla Camera, un articolo di Gorresio
  4. Scheda film Wilma (2019) | Leggi la recensione, trama, cast completo, critica e guarda trailer, foto, immagini, poster e locandina del film diretto da Haukur Björgvinsson con Snævar Valdimarsson Steffensen, Bragi Árnason, María Birta, Anna Hafþórsdóttir

  5. Quei due - Un film di Wilma Labate. Il ritratto complesso ed estremamente lucido di una coppia al centro della Storia. Con Silvia D'Amico, Simone Liberati. Documentario, Italia, 2022. Durata 85 min.

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    • Silvia D'amico, Simone Liberati
    • Wilma Labate
  6. The story of American track sprinter Wilma Rudolph, who overcame physical handicaps to win three gold medals in the 1960 Olympics.

  7. Finalmente l'Alba - Un film di Saverio Costanzo. Un vertiginoso viaggio nel cuore della Hollywood sul Tevere, tra citazioni e omaggi ai grandi del cinema. Con Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Rachel Sennott, Alice Rohrwacher. Drammatico, Italia, 2023. Durata 119 min. Consigli per la visione +13.