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  1. L'uomo che ho ucciso (Broken Lullaby) è un film del 1932 diretto da Ernst Lubitsch. La sceneggiatura di Ernest Vajda e Samson Raphaelson si basa sul lavoro teatrale L'Homme que j'ai tué di Maurice Rostand andato in scena a Parigi il 15 gennaio 1930 e adattato in inglese da Reginald Berkeley con il titolo The Man I Killed [1] .

    • Broken Lullaby
    • inglese
  2. Un film con Phillips Holmes, Lionel Barrymore, Nancy Carroll, Zasu Pitts . Titolo originale: Broken Lullaby . Genere Drammatico 1932 , durata 77 minuti. Un Lubitsch totalmente drammatico è senza dubbio una sorpresa nel periodo hollywoodiano, mentre non lo sarebbe stata in quello tedesco.

    • Ernst Lubitsch
  3. Anno: 1932. Genere: drammatico (bianco e nero) Regia: Ernst Lubitsch. Cast: Lionel Barrymore, Nancy Carroll, Phillips Holmes, Louise Carter, Lucien Littlefield, Tom Douglas, Zasu Pitts, Frank Sheridan, George Bickel, Emma Dunn, Reinhold Pasch, Rodney McLennan.

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    • Lionel Barrymore
    • Ernst Lubitsch
  4. 3 lug 2013 · L'uomo che ho ucciso trama cast recensione scheda del film di Ernst Lubitsch con Lionel Barrymore, Nancy Carroll, Phillips Holmes, Louise Carter, Tom Douglas, Emma Dunn, Torben Meye trailer...

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    • Lionel Barrymore
    • Ernst Lubitsch
  5. Paul Renaud, giovane francese scampato all'inferno della Prima guerra mondiale, ha un enorme peso sulla coscienza: nel corso di una battaglia ha ucciso Walter Holderlin, un suo coetaneo tedesco. Per sfuggire al senso di colpa che lo attanaglia si reca dalla famiglia del defunto sotto falso nome.

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    • Ernst Lubitsch
  6. USA 1932. Paul Renanrd, un giovane soldato francese reduce dalla Prima Guerra Mondiale, è sconvolto dal rimorso per aver ucciso in battaglia un soldato tedesco, Paul. I due si conoscevano perché entrambi avevano studiato musica nello stesso Conservatorio in Francia.

  7. Uno dei film di Lubitsch più ingiustamente sottovalutati. Il soggetto e il tono cupo lo pongono molto lontano dallo stile delle commedie sofisticate che il regista avrebbe realizzato a Hollywood: i recensori d’epoca, tuttavia, accettarono il passaggio da Il principe consorte, Monte Carlo e L’allegro tenente a un film che ne costituiva l’“antitesi virtuale”, una sorta di Niente di ...