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  1. Philip Stanhope, III conte di Chesterfield (3 febbraio 1672-27 gennaio 1726) Secondo Samuel Pepys, fu un donnaiolo, ed era stato uno dei molti amanti di Barbara Villiers, l'amante più famosa del re Carlo II.

  2. Philip Stanhope, I conte di Chesterfield; Conte di Chesterfield; Stemma: In carica: 1628 – 1656: Successore: Philip Stanhope, II conte di Chesterfield Altri titoli: Barone Stanhope di Shelford: Nascita: 1584: Morte: 12 settembre 1656: Dinastia: Stanhope: Padre: Sir John Stanhope Madre: Lady Cordell Allington Consorte: Lady ...

  3. Biografia. Era il figlio di Philip Stanhope, III conte di Chesterfield, e di sua moglie, Lady Elizabeth Savile. Studiò al Trinity Hall, di Cambridge, e in seguito fece un Grand Tour del continente. Carriera politica. Nel 1715 entrò nella Camera dei Comuni come Lord Stanhope. Il suo primo discorso è stato giovanile, fluente e dogmatica.

  4. Il Ch. sposò nel 1733 una figlia illegittima di Giorgio I, dalla quale non ebbe discendenza; ma nel 1732 gli era nato un figlio naturale, Philip Stanhope, che egli riconobbe; ed è appunto attraverso le lettere a lui scritte che vive ancora la memoria del Ch. Queste sono capolavori nello stile di un uomo di mondo e pieno di spirito, e rivelano un'ambizione affettuosa per l'avvenire del ...

  5. Personal life. Career. References. See also. Philip Stanhope, 2nd Earl of Chesterfield. Portrait of Philip Stanhope, 2nd Earl of Chesterfield (by Peter Lely) Philip Stanhope, 2nd Earl of Chesterfield PC FRS (1634 – 28 January 1714) was a peer in the peerage of England. [1] Personal life.

  6. Chesterfield, Philip Dormer Stanhope conte di nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. ALTRI RISULTATI DI RICERCA. DAL VOCABOLARIO. LEMMI CORRELATI. Uomo politico e letterato (Londra 1694 - ivi 1773). Fu deputato ai Comuni (1715), passò quindi ai Lords nel 1726 e due anni dopo fu inviato ambasciatore all'Aia.

  7. March 24, 1773, London (aged 78) Philip Stanhope, 4th earl of Chesterfield (born September 22, 1694, London, England—died March 24, 1773, London) was a British statesman, diplomat, and wit, chiefly remembered as the author of Letters to His Son and Letters to His Godson —guides to manners, the art of pleasing, and the art of worldly success.