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  1. Beatrice d'Este (Ferrara, 29 giugno 1475 – Milano, 2 gennaio 1497) soprannominata Sternit, cioè Abbatte, in riferimento alla capacità di conquistarsi il trono abbattendo ogni ostacolo, fu duchessa di Milano e di Bari, principatus socia del marito Ludovico Sforza il Moro, secondo l'espressione dell'imperatore Massimiliano I.

    • Antefatto
    • La Morte
    • IL Dolore Del Moro
    • IL Sibillino Passo Del Muratori
    • Funerali
    • IL Mistero Della Sepoltura
    • Conseguenze Politiche
    • Influenza Culturale
    • Bibliografia

    Beatrice aveva già dato due figli maschi al marito Ludovico, senza che da ciò sorgessero complicazioni. Nella primavera-estate 1496, ventenne, si era ritrovata incinta per la terza volta, nonostante i malumori causati dalla nota relazione del marito con una sua dama di compagnia, Lucrezia Crivelli, divenuta la sua favorita. A differenza di altre do...

    Nel giorno del 2 gennaio, secondo il Sanudo, Beatrice era stata "di bona voglia" in giro per Milano e aveva fatto ballare in castello fino alle otto di sera. Dalla successiva lettera di Ludovico al marchese di Mantova suo cognato è possibile ricostruire succintamente l'evento, conteggiando le ore secondo il sistema antico: tra le sette e le otto di...

    Sebbene la tradisse con altre donne, Ludovico nutriva per la moglie un amore sincero e profondissimo. La sua perdita fu per lui devastante e non riuscì mai a riprendersi. Per settimane intere rimase rinchiuso al buio nei propri appartamenti, con le finestre serrate e a lume di candela, ammettendo pochissime visite. Ne uscì per la prima volta il 31 ...

    Lo storico settecentesco Ludovico Antonio Muratori, nelle proprie Antichità Estensi, accenna alla possibilità di un delitto: Il passo, alquanto vago, ricevette nel tempo diverse interpretazioni. Secondo alcuni storici, il Muratori volle far intendere che Beatrice avesse avvelenato Bianca Giovanna per vendetta nei confronti di Galeazzo Sanseverino, ...

    Furono procurate due casse di piombo: una per la madre e una "picenina" [piccolina] per il neonato. Le esequie furono "tanto pompoxe, devote et magnifi[ch]e quanto dire se possa". Il corpo della duchessa fu accompagnato alla chiesa di Santa Maria delle Grazie da una infinità di religiosi, gentiluomini, popolani e dagli ambasciatori residenti, tutti...

    Dopo gli impressionanti funerali, Beatrice fu sepolta nel coro delle Grazie. Ludovico commissionò subito a Cristoforo Solari il magnifico monumento funebre con le loro due figure giacenti scolpite nel marmo, ma, a causa della conquista francese del ducato, rimase incompiuto. Tuttavia era già in gran parte eretto nell'abside della chiesa. In seguito...

    La maggioranza degli storici concordano nel dire che Ludovico, di natura paurosa, fosse solito trarre ogni coraggio dalla propria consorte, e che Beatrice fosse stata la sua salvezza nell'estate del 1495, quando egli fu sul punto di perdere lo stato in seguito all'aggressione del duca Luigi d'Orleans, il quale fu sconfitto nel corso del travagliato...

    Letteratura

    Abbastanza numerose furono le produzioni letterarie per commemorare la defunta: il suo segretario, Vincenzo Calmeta, compose per lei i Triumphi, un poemetto in terza rima d'ispirazione petrarchesca e dantesca nel quale il poeta piange la prematura scomparsa della duchessa e invoca la Morte affinché gli conceda di seguirla, inveendo contro il crudele Fato e la miseria della condizione umana, finché Beatrice stessa non scende dal Cielo a consolarlo e a trarlo fuori dal suo "passato errore", mos...

    Arte

    Il profondo dolore del Moro per la dipartita della moglie fu rappresentato in pittura da due pittori della corrente romantica: Giovan Battista Gigolae Alessandro Reati.

    Nella cultura di massa

    L'evento è infine rappresentato in alcune due serie televisive: La vita di Leonardo da Vinci e Leonardo, sebbene, in quest'ultimo caso, con qualche forte anacronismodovuto alla mancanza di una levatrice.

    Silvia Alberti de Mazzeri, Beatrice d'Este duchessa di Milano, Rusconi, 1986, ISBN 9788818230154.
    Anonimo ferrarese, Diario ferrarese, in Giuseppe Pardi (a cura di), Rerum italicarum scriptores, raccolta degli storici italiani dal Cinquecento al Millecinquecento, fasc. 1, vol. 24, Zanichelli, 1...
    Luca Beltrami, Statue funerarie di Lodovico il Moro e di Beatrice d'Este alla certosa di Pavia, in Estratto dall'Archivio storico dell'arte. Anno IV, fascicolo V, 1891.
    Julia Mary Cartwright, Beatrice d'Este, Duchessa di Milano, traduzione di A. G. C., Milano, Edizioni Cenobio, 1945.
  2. Divenuta anche ufficialmente duchessa di Milano dopo che, morto Gian Galeazzo (22 ott. 1494), il Moro ricevette l'investitura del ducato (26 marzo 1495) dall'imperatore Massimiliano, B. fu sempre a fianco del marito nei suoi vari spostamenti di carattere politico.

  3. Beatrice d'Este (29 June 1475 – 3 January 1497) was Duchess of Bari and Milan by marriage to Ludovico Sforza (known as "il Moro"). She was one of the most important personalities of the time and, despite her short life, she was a major player in Italian politics.

  4. 2 ott 2023 · 2 ott 2023. BEATRICE D'ESTE, IL DIAMANTE DELLA CORTE DEL MORO. “Beatrice bea, vivendo, il suo consorte, e lo lascia infelice alla sua morte; anzi tutta l'Italia, che con lei fia triunfante, e senza lei, captiva” – L. Ariosto, “Orlando Furioso”, canto 42, ottave 91-92.

  5. Già nel XV secolo, una donna, una giovanissima donna, Beatrice d’Este, seppe dare la propria impronta a Milano nel pieno del Rinascimento. Secondogenita del duca di Ferrara Ercole I d’Este e di Eleonora d’Aragona, Beatrice d’Este nacque il 28 o, secondo altre fonti, il 29 giugno del 1475.

  6. Nel 1226morì la pia Beatrice d'Este, sorellastra di Azzo (VII): il suo nome potrebbe essere stato imposto alla E., allora forse neonata, in suo ricordo, come propone il Mostardi. La maggior parte degli studiosi, sulla scorta di queste argomentazioni, pone la nascita della E. tra il 1222 e il 1226.