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  1. Leopoldo II d'Asburgo-Lorena (Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato granduca di Toscana con il nome di Pietro Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero, Arciduca d'Austria e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792.

  2. Leopoldo II Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena ( Firenze, 3 ottobre 1797 – Roma, 28 gennaio 1870) è stato il penultimo granduca di Toscana e l'ultimo granduca regnante de facto . Indice. 1 Biografia. 1.1 Infanzia ed esilio. 1.2 Restaurazione. 1.3 Granduca di Toscana. 1.4 Annessione di Lucca. 1.5 1848. 1.5.1 Prodromi.

    • Leopoldo Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena
  3. LEOPOLDO II di Asburgo Lorena, granduca di Toscana. Fulvio Conti. Nacque a Firenze il 3 ott. 1797 dal granduca Ferdinando III e dalla principessa Maria Luisa di Borbone figlia del re Ferdinando IV delle due Sicilie. Nel maggio 1799, invasa la Toscana dai Francesi, seguì il padre in esilio dapprima a Vienna, poi, nel 1803, a Salisburgo, dove ...

  4. Leopoldo II d'Asburgo-Lorena ( Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato granduca di Toscana con il nome di Pietro Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero, Arciduca d'Austria e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792.

  5. Leopoldo II Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena (Firenze, 3 ottobre 1797 – Roma, 28 gennaio 1870) è stato il penultimo granduca di Toscana e l'ultimo granduca regnante de facto.

  6. apri su Wikipedia. Leopoldo II di Toscana. Leopoldo II Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena (Firenze, 3 ottobre 1797 – Roma, 29 gennaio 1870) è stato il penultimo granduca di Toscana e l'ultimo granduca regnante de facto. Risorse suggerite a chi è interessato all'argomento "Leopoldo II di Toscana" Sperimentale.

  7. Figlio ( Firenze 1797 - Roma 1870) del granduca Ferdinando III e della principessa Luisa Amalia delle Due Sicilie. Invasa dai Francesi la Toscana (1799), seguì il padre in Germania, e ritornò con lui a Firenze nel 1814. Succedutogli (1824), conservò come segretario di stato e come direttore della segreteria di stato V. Fossombroni e N. Corsini.