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  1. it.wikipedia.org › wiki › Sic_et_nonSic et non - Wikipedia

    Sic et non. Sic et non ( Sì e no) è un'opera minore di Pietro Abelardo ( 1079 - 1142 ), in cui il filosofo rilevava coraggiosamente che la Sacra Scrittura e l'insegnamento dei Padri della Chiesa contenevano in più punti affermazioni contraddittorie, che venivano messe a confronto.

  2. en.wikipedia.org › wiki › Sic_et_NonSic et Non - Wikipedia

    Sic et Non. Sic et Non, an early scholastic text whose title translates from Medieval Latin as "Yes and No", was written by Peter Abelard. In the work, Abelard juxtaposes apparently contradictory quotations from the Church Fathers on many of the traditional topics of Christian theology.

  3. Il Sic et non, del resto, non è che uno schema, un programma di questioni teologiche da trattare. Il pensiero dell'autore su ciascun problema posto, doveva emergere dalla viva discussione fra maestro e scolari.

  4. 3 ago 2004 · Sic et non, “For and Against.” Abelard assembles a series of 158 questions, each of which is furnished with patristic citations that imply a positive answer (sic) to the question and other patristic citations implying a negative answer (non).

  5. Il Sic et non è un’opera semplice nell’obbiettivo, ma rivoluzionaria in ragione dello stesso obbiettivo che si dà. Abelardo parte dalla constatazione che su molti temi teologici, le opinioni dei grandi rappresentanti della Patristica e della teologia altomedievale sono almeno all’apparenza divergenti.

  6. ad Romanos il Sic et non (raccolta di testi patristici che si presentano contraddittori: simili raccolte cominciavano a essere assai diffuse, ma l'importanza di questa abelardiana sta nella teoria, esposta nella prefazione, della possibilità di accordare i testi contraddittori attraverso un'analisi del significato dei termini nei diversi ...

  7. Forse il suo più importante contributo alla filosofia e alla teologia fu il metodo con il quale sviluppò Sic et non (" e no"), un metodo contenuto in embrione nell'insegnamento dei suoi predecessori e, in seguito, sviluppato da Alessandro di Hales e Tommaso d'Aquino.