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Fenarete (in greco Φαιναρέτη?; Atene, 490 a.C. – Atene, V sec. a.C.) è stata la madre del celebre filosofo Socrate e del suo fratellastro Patrocle.
Fenarete fu una donna ateniese, nota e stimata per le sue capacità di levatrice, nata intorno al 490 circa a.C. Il nome significa “donna che manifesta virtù/qualità” e potrebbe essere indizio di una provenienza aristocratica, o un semplice buon augurio, del resto ampiamente confermato dalla vita successiva della donna.
Fenarete fu una donna ateniese, nota e stimata per le sue capacità di levatrice, nata intorno al 490 circa a.C. Il nome significa “donna che manifesta virtù/qualità” e potrebbe essere indizio di una provenienza aristocratica, o un semplice buon augurio, del resto ampiamente confermato dalla vita successiva della donna.
Nell’opera biografica curata da Alvise Zichichi, imprescindibile caposaldo nel percorso della giusta e meritata rivalutazione del campione peruviano, si accarezzarono appena le trame afferenti i fatti di Fenarete, privilegiando altri aspetti nella lungimirante indagine.
La vita di Socrate. Precedente: Introduzione al pensiero di Socrate. Socrate nella storia di Atene. Su Socrate ci sono quattro fonti principali: Platone, Senofonte, Aristotele, Aristofane. Ognuna di queste fonti dà un ritratto del personaggio Socrate abbastanza diverso dalle altre.
Socrate di Sofronisco, ateniese del demo di Alopece, appartiene alla tradizione dei filosofi antichi che non hanno scritto nulla, a partire da Pitagora fino a Epitteto, Ammonio Sacca e Plotino,, che non scrive prima dei cinquant’anni.
Il filosofo Gabriele Giannantoni, già professore dell’Università Sapienza di Roma, ci introduce al pensiero di Socrate (Atene, 470 a.C./469 a.C.– Atene, 399 a.C.), uno dei più grandi filosofi dell’antichità che ha influenzato tante correnti del pensiero filosofico moderno e contemporaneo.