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  1. Le leggi razziali naziste sono un insieme di provvedimenti legislativi promulgati dalla Germania nazista negli anni trenta e quaranta del XX secolo.

  2. Le leggi razziali di Norimberga costituirono la pietra angolare della politica razziale nazista. La loro introduzione non fu che il preambolo a una nuova ondata di provvedimenti antisemiti che ebbero come conseguenza l’immediata e concreta segregazione degli Ebrei.

  3. 25 gen 2019 · Il 7 aprile del 1933 il Terzo Reich emanò le leggi razziali, con le quali gli ebrei tedeschi furono esclusi da molte professioni e associazioni. Il 15 settembre nel 1935, furono promulgate le Leggi di Norimberga che con infamanti motivazioni pseudoscientifiche definirono gli ebrei «sub-umani».

  4. Le due leggi erano espressione delle teorie razziali su cui si basava l'ideologia Nazista e servivano a creare il contesto giuridico per la persecuzione sistematica degli Ebrei in Germania. Le Leggi di Norimberga furono annunciate da Adolf Hitler il 15 settembre 1935.

  5. La Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco vietava il matrimonio tra tedeschi ebrei e non ebrei, criminalizzando i rapporti sessuali tra di essi e proibendo agli ebrei di assumere come domestiche donne tedesche di età inferiore ai 45 anni.

  6. La legislazione antiebraica in Germania. Il 7 aprile del 1933 il Terzo Reich emanò le leggi razziali, con le quali gli ebrei tedeschi vennero esclusi da molte professioni ed associazioni. Fu definito come “non ariano” chi avesse anche solo un nonno appartenente ad una Comunità ebraica.

  7. Le “Leggi di Norimberga” tolsero agli Ebrei tedeschi la cittadinanza del Reich e proibirono loro di sposarsi o avere relazioni sessuali con persone “di sangue tedesco o di sangue affine a quello tedesco”. Norme ausiliarie a queste leggi li privarono poi della maggior parte dei diritti politici.