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  1. All’esterno delle cellule ospiti, i virus si presentano sotto forma di particelle singole, definite virioni ( figura 1). Un virione, l’unità fondamentale del virus, è formato da un acido nucleico avvolto da un capside , un rivestimento costituito da una o più proteine.

  2. Il capside e l'intera struttura del virus possono essere fisicamente sondati attraverso il microscopio a forza atomica. In generale, i virus si possono distinguere in cinque tipologie morfologiche:

  3. Struttura dei virus. Il virione può essere descritto come l'insieme di acido nucleico e capside, cioè il nucleocapside. Il capside si compone di più subunità proteiche, le quali, una volta prodotte nella cellula ospite, sono in grado di assemblarsi spontaneamente. I virus dotati solo di nucleocapside sono detti nudi, molti sono invece ...

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  4. 25 mag 2021 · Virus: struttura e classificazione. I virus sono entità microscopiche, fatti da un involucro di proteine che contiene il materiale genetico. Il virus non è un vero e proprio organismo vivente in quanto necessita di un altro organismo per svilupparsi e riprodursi. I virus sono causa di: Malattie; Febbre; Raffreddore; Tosse;

    • Caratteristiche “non viventi”
    • Peplos (pericapsìde, envelope)
    • Sensibilità a radiazioni ionizzanti
    • Sensibilità ad etere, detergenti ed essiccamento
    • Sensibilità a disinfettanti
    • Capsìde (antigeni nucleo-proteici o NP)
    • CORONAVIRIDAE
    • La degradazione del capsìde è mediata da enzimi celulari (tranne che per i Poxvirus)
    • Inibitori (non anticorpali) sierici e tessutali
    • Sistema dell’Interferon
    • Citomegalia Virus del morbillo. Sincizi
    • Infezioni persistenti:

    sono acellulari ... assenza di organuli cellulari metabolicamente inerti in ambiente extracellulare (Paramyxovirus) Eccezion fatta per i Poxvirus, tutti i virus hanno dimensioni tali da non poter essere osservati al microscopio ottico (invisibilità) • Involucro proteico che circonda il genoma, generalmente composto da subunità proteiche chiamate ca...

    Composta da fosfolipidi e glicoproteine; generalmente deriva dalle membrane della cellula ospite attraverso un processo di “gemmazione”. Lo spazio compreso tra il peplos ed li capside è di solito occupato da proteine virus-specifiche (tegumento o matrice virale) Unica molecola di RNA (Ribovirus) – generalmente monocatenaria e lineare Doppia elica (...

    Il grado di sensibilità è direttamente proporzionale alle dimensioni del genoma

    Virus naked = resistenti; virus con envelope = sensibili

    Inattivazione virale per denaturazione proteica (alcooli, fenoli, alogeni)

    Nei virus “naked”, gli antigeni NP determinano la virus-specificità Possibile presenza di antigeni differenti nello stesso capsìde (pentoni vs esoni in Adenovirus) Differenze antigeniche nello stesso capsìde: negli Adenovirus, nei pentoni risiede la gruppo-specificità, nelle fibre la tipo-specificità

    ICOSAEDRICO ORTHOMYXOVIRIDAE PARAMYXOVIRIDAE RHABDOVIRIDAE FILOVIRIDAE BUNYAVIRIDAE ARENAVIRIDAE

    non strutturali (che rendono possibile la replicazione del genoma ed inibiscono le sintesi macromolecolari cellulari) Nel caso dei Deossiribovirus, e principalmente nei fagi, le proteine vengono sintetizzate in una sequenza temporale: Proteine precoci (codificate dal genoma parentale), che consentono la replicazione dell’acido nucleico ed inibiscon...

    Glicoproteine/lipoproteine in grado di inibire l’adsorbimento virale per analogia strutturale con i recettori cellulari per il virus

    Strumento più importante per il controllo intracellulare della replicazione virale Possibili applicazioni terapeutiche proteine effettrici La loro azione non è specifica per il virus inducente, essendo capaci di inibire la replicazione di qualsiasi virus Sono dotate di specie-specificità, essendo capaci di agire in cellule della stessa specie, o di...

    anche di colina e deossiglucoso Alterazioni lisosomiali. Proteine “tardive” virali causano lesioni (dapprima reversibili, quindi irreversibili) dei lisosomi con rilascio degli enzimi idrolitici nel citosol e conseguente danno cellulare Infezioni asintomatiche in vivo (Herpesvirus, Retrovirus) con possibilità di recidive (riattivazioni – erpete labi...

    Continua produzione di antigeni virali e, spesso, di progenie virale Lesioni cellulari dovute alla continua esposizione all’azione della risposta immune, piuttosto che all’azione diretta del virus Malattie cronicamente evolutive (epatite cronica attiva di tipo B) o malattie “lente” caratterizzate da lunghi periodi di incubazione (panencefalite suba...

  5. 28 dic 2022 · La struttura di un virus. La parte centrale del virus chiamata core, contiene lacido nucleico (DNA o RNA) e proteine. L’acido nucleico può presentarsi in forma lineare o circolare. L’involucro proteico è chiamato capside. L’insieme del genoma e del capside, forma il nucleocapside.

  6. 12 nov 2023 · I virus sono entità microscopiche, molto più piccoli delle cellule, e la loro struttura è progettata per svolgere con efficienza il loro unico scopo: infettare le cellule ospiti e replicarsi. Ecco i dettagli delle principali componenti strutturali di un virus: 1. Materiale Genetico.