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s. m. Focolaio infiammatorio di tipo essudativo o produttivo a carico di un organo; lo stesso che infiltrazione, soprattutto nel senso di infiltrazione cellulare. 2. s. m. (f. - a) Persona infiltratasi furtivamente, e per lo più con disegni occulti, in un ambiente.
Di liquidi o aeriformi, penetrare, passare attraverso i meati di un corpo poroso, o attraverso interstizî sottili: l’acqua piovana s’infiltra attraverso strati superficiali di roccia; il gas si infiltrava attraverso le fessure della parete.
infiltrato. [in-fil-trà-to] agg., s. agg. med. Che è sede di infiltrazione: tessuto i. s.m. 1 med. Infiltrazione. 2 ( f. -ta) Chi si introduce in una organizzazione per raccogliere informazioni...
infiltrato ‹in·fil·trà·to› s.m. (f. -a) ~. Persona che astutamente viene inserita in un ambiente della malavita o in gruppi politici allo scopo di carpire informazioni. estens. Persona introdottasi in un luogo o in un ambiente senza averne l’autorizzazione o il diritto.
( med .) [infiammazione di tipo essudativo o produttivo] ≈ infiltrazione. 2. (f. -a) [persona infiltrata furtivamente in un ambiente al fine di sottrarre informazioni: siamo stati traditi da un i.] ≈ delatore, informatore, spia, ( pop .) talpa, [agente segreto di un governo o di un personaggio importante] emissario.
infiltrato. in | fil | trà | to. p.pass., agg., s.m. 1. p.pass., agg. => infiltrare , infiltrarsi. 2a. agg. TS med. di tessuto o organo, in cui si è verificata un’infiltrazione. 2b. s.m. TS med. focolaio infiammatorio di tipo essudativo o produttivo a carico di un organo | => infiltrazione.
1 Persona che si è inserita in un gruppo o in un'organizzazione fingendo di aderirvi, ma con lo scopo di controllarla e carpirne informazioni: fra gli iscritti al partito vi erano degli...
