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    relativo a: lo stato sociale in italia
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Risultati di ricerca

  1. Lo stato sociale italiano (o del welfare o del benessere) è l’insieme delle politiche pubbliche che proteggono i cittadini nei confronti di bisogni e rischi quali la nascita, la malattia, la vecchiaia, gli infortuni, la disabilità, la disoccupazione, ovvero l’insieme delle politiche sociali.

    • Contesto Storico: Cambiamenti Sociali E Politici dell'età Liberale
    • Origini Delle Riforme Sociali
    • Nascita Dello Stato Sociale in Italia
    • Impatto Della Guerra E Riforme Sociali Post-Belliche
    • Valutazioni Storiche
    • Bibliografia
    • Voci Correlate

    L'Italia all'unificazione

    L'Italia appena unificata era uno dei paesi più arretrati tra le grandi potenze europee. Il 44% della popolazione viveva sotto la soglia di povertà. Un bambino su quattro moriva entro il primo anno di vita, un tasso di mortalità infantile tra i più alti in Europa, così come lo erano l'incidenza di pellagrae di malattie infettive. Le industrie e infrastrutture erano molto limitate rispetto agli altri maggiori paesi europei. Il potere nel Regno era in mano ai grandi proprietari terrieri. Solo i...

    Prima fase dell'età liberale

    Durante i primi trent'anni lo sviluppo economico e sociale fu molto limitato. Il paese non teneva il passo con la seconda rivoluzione industriale che fiorì dagli anni 1870 fino alla prima guerra mondiale in Europa settentrionale e in America del Nord. La classe politica dell'età liberale fu espressione principalmente dei grandi proprietari terrieri e delle élite urbane. La destra storica dominò i primi quindici anni dell'Italia unita (1861-1875). Le sue politiche economiche si concentrarono s...

    Età giolittiana

    La fine del secolo e i primi anni del 1900 furono anni di svolta economica in Italia. L'industria settentrionale cominciò a crescere e la produzione e le esportazioni cominciarono a differenziarsi. Il PIL crebbe ad una velocità più che doppia rispetto alle decadi precedenti. I salari reali crebbero ad una velocità maggiore del PIL e s’accentuò la crescita dei settori industriali e dei servizi mentre diminuì il peso relativo dell’agricoltura. Gli anni da 1902 al 1914, che vanno sotto il nome d...

    Radici storiche della protezione sociale

    Le politiche sociali contemporanee nel mondo occidentale trovano le loro radici nell'assistenza caritatevole e beneficenza nei confronti dei poveri. Nel corso dei secoli, gli attori principali furono organizzazioni associate alla Chiesa e la filantropianobiliare. In Europa, le prime forme assistenziali pubbliche si svilupparono in Inghilterra e Francia a partire dal XVI secolo, non solo a scopo assistenziale, ma anche repressivo e di controllo sociale dei poveri. In Inghilterra nel XVI secolo...

    Contesto europeo nell'Ottocento

    Nel corso della seconda metà dell’ottocento, i paesi europei più avanzati svilupparono interventi di protezione sociali sempre più articolate, con connotazioni talora differenti, che gradualmente diedero forma ai diversi modelli di stato sociale. Con l’accentuazione dell'industrializzazione, si diffusero le associazioni operaie di ispirazione socialista che promossero forme di assistenza mutualistica. Esse soprattutto esercitarono una pressione politica per chiedere riforme sociali da parte d...

    Situazione dell’Italia unificata

    In Italia l’assistenza era gestita dalle Opere Pieassociate alla Chiesa e finanziate dalla beneficenza, lasciti ereditari e dal patrimonio delle congregazioni religiose. Nel 1861 esistevano 18,000 Opere Pie. Le loro risorse economiche aggregate erano molto ingenti. Le società operaie si erano diffuse soprattutto in Piemonte, in seguito allo spazio concesso dallo Statuto Albertinoall'associazionismo. Nel 1861, si contarono 450 società mutualistiche. Esse erano ispirate più da idee mazziniane e...

    Riflessione politica e culturale sulla questione sociale

    Più filoni di pensiero e pressione politica influenzarono la nascita delle politiche sociali. I governi liberali erano espressione di elite urbane, agrarie ed industriali. A fronte dei cambiamenti sociali ed economici e della crescita dei movimenti socialistie operai, essi promossero gradualmente politiche più inclusive. L'enciclica Rerum Novarumdel 1891 di Leone XIII rappresentò la prima presa di posizione organica della Chiesa Cattolica sulla questione sociale. Essa promosse idee di concili...

    Avvio delle politiche sociali dei governi liberali

    Il dialogo tra le forze sociali si approfondì durante l’età Giolittiana, alla ricerca di conciliazioni e collaborazione con l’ala moderata dei socialisti. Nel 1902 vennero costituiti organi consultivi, quali l’Ufficio del lavoro e il Consiglio superiore del lavoro. Le prime misure di protezione per i rischi sociali (vecchiaia, infortuni, povertà, salute) vennero introdotte assieme a riforme sociali più ampie in due settori chiave: l’istruzione pubblicaed il lavoro. A questi due settori si acc...

    Sviluppo del mutualismo

    Nell’Italia post-unitaria le società operaie di mutuo soccorso (SOMS) crebbero rapidamente. Nel 1886 la legge Bertiintrodusse il loro riconoscimento giuridico, benefici fiscali e la regolamentazione della loro attività economica e gestione. Nel 1894 le SOMS erano 6,722 ed avevano oltre 900,000 iscritti. Fornivano sussidi per l’invalidità, la malattia, la vecchiaia, e la morte; sostenevano spese mediche, di maternità e funerali; e ampliarono rapidamente anche interventi economici nell'edilizia...

    Il conflitto bellico e le sue profonde conseguenze sociali ed economiche, diedero impulso all' espansione delle tutele pubbliche. Dapprima ci furono provvedimenti di emergenza, successivamente vennero introdotti dei provvedimenti di portata strutturale, tesi ad allargare il bacino di cittadini tutelati.

    Innovazioni e limiti delle riforme liberali

    Durante l’età liberale, ed in particolare durante gli anni Giolittiani (1902-1914) vennero gettate le fondamenta dello stato sociale italiano. Furono introdotte le prime assicurazioni sociali volontarie e poi obbligatorie. Le riforme si accompagnarono a profonde trasformazioni sociali ed economiche: crescita demografica, industrializzazione, allargamento dei diritti politicie maggior partecipazione delle masse nella vita nazionale, crescita dell’associazionismo e dei movimenti sindacali e soc...

    Efficacia delle riforme giolittiane e dibattito sul modello di stato moderno

    Nell'età Giolittiana l’idea liberale dello stato venne messa in discussione. Di fronte all'intensificarsi delle attese di riforme sociali, e allo scontro crescente tra politica reazionaria e movimento socialista, Giolitti condusse la ricerca di una terza via di conciliazione: lo stato doveva diventare un mediatore, imparziale ma attivo, nello scontro di classe. Non si trattava solo di cercare un compromesso e di concedere alcuni benefici: in gioco era l'evoluzione del modello di statorispetto...

    Riforme del primo dopoguerra

    La guerra sconquassò i precari equilibri sociali e politici. Le riforme sociali del primo dopoguerra e specialmente quelle del 1919, intraprese in un clima di fortissime tensioni sociali, costituirono un progresso fondamentale nell'impianto dello stato sociale italiano. Ci furono due direzioni di riforme di portata fondamentale: le estensioni delle coperture assicurative obbligatorie richiamate sopra; e la costituzione della CNAS. La Cassa non era ancora un ente parastatale come sarebbe diven...

    Alber, Jens, L'espansione del welfare state in europa occidentale: 1900–1975, in Rivista Italiana di Scienza Politica, vol. 13, n. 2, 1983, pp. 203-260.
    Alberti M., Senza lavoro: la disoccupazione in Italia dall'Unità a oggi, Gius. Laterza & Figli Spa, 2016, ISBN 9788858118924.
    Conti, F. e Silei, G., Breve storia dello stato sociale, Carocci, 2005, ISBN 9788843069040.
    Felice E., Ascesa e declino: storia economica d'Italia, Il Mulino, 2015, ISBN 9788815325051.
  2. Il concetto di stato sociale si basa su principi di solidarietà e uguaglianza, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze sociali e promuovere la coesione sociale. Il welfare state si differenzia da Paese a Paese, in base alla storia, alla cultura e alle esigenze specifiche della popolazione.

  3. Lo Stato sociale in Italia dal fascismo al secondo dopoguerra Le legislazioni dell’Ottocento non sono in grado di superare una contraddizione di fondo, poiché al dovere dello Stato di rispondere ai bisogni, in sostituzione delle antiche forme della

  4. 29 set 2021 · In Italia, a partire dal primo governo di centro-sinistra (1962-1963) si assiste a una forte crescita di leggi, istituzioni e politiche che configurano un vero e proprio Stato sociale. la punta...

  5. Lo stato sociale (in inglese: welfare state, lett. "stato del benessere") è l'insieme delle politiche sociali che proteggono i cittadini dai rischi e li assistono nei bisogni legati alle condizioni di vita e sociali. Tessera della Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali, 1921.

  6. Lo Stato sociale in Italia. Storia e documenti. Vol. 1: Dall'unità al fascismo (1861-1943). è un libro di Gianni Silei pubblicato da Lacaita nella collana Strumenti e fonti: acquista su Feltrinelli a 14.25€!

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