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  1. Tu quoque, Brute, fili mi! è un'espressione latina attribuita a Giulio Cesare. Si narra che queste siano state le ultime parole da lui pronunciate in punto di morte, mentre veniva trafitto dai congiurati, riconoscendo fra i suoi assassini il volto di Marco Giunio Bruto.

  2. 2 feb 2022 · Svetonio riferisce pure che quando Giulio Cesare si accorse che tra quelli che avevano congiurato contro di lui e che lo stavano assassinando c’era anche Marco Giunio Bruto, suo amato figlio adottivo, esclamò Tu quoque Brute fili mi!

  3. Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate nei Commentarii de bello Gallico e nei Commentarii de bello civili. Presento una raccolta delle frasi più celebri di Gaio Giulio Cesare con traduzione in italiano.

  4. “Tu Quoque, Brute, fili mi”? ovvero “Anche tu, Bruto, figlio mio?”. Questa è una delle frasi più conosciute della Storia , giunta a noi da quel lontano 15 Marzo del 44 a.C ., quando sarebbe stata pronunciata da un morente Giulio Cesare accortosi che tra i congiurati che lo stavano assassinando c’era anche Bruto, suo amato figlio ...

  5. Nel narrare la storia del grande Giulio Cesare, Shakespeare anticipa i temi dell'imminente Amleto,del quale vediamo i dubbi nel personaggio di Bruto,diviso tra l'amore per Cesare ed il pericolo che lo stesso Cesare,in odore di dittatura,rappresenta per roma.

  6. 13 mar 2017 · Alle idi di marzo del 44 a.C., 15 marzo, una congiura guidata da Marco Giunio Bruto e Gaio Crasso colpì Cesare che cadde trafitto dai pugnali dei congiurati mentre stava per entrare in Senato. «καὶ σύ, τέκνον;» “Anche tu figlio?”

  7. Marco Giunio Bruto (85-42 a.C.) fu uno dei congiurati che con Gaio Cassio Longino uccise Giulio Cesare il 15 marzo del 44 a.C., perché in lui vedeva un nemico dei valori di Roma repubblicana.