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esso. ésso pron. dimostr. e pers. m. (f. - a) [lat. ĭpse, ĭpsa, ĭpsum, pron. dimostrativo]. – 1. Serve a richiamare un nome precedentemente espresso, spec. di animale o cosa, più raram. di persona, tranne che nelle forme plur. essi, esse che sostituiscono normalmente i pron. disusati eglino, elleno (plur. di egli ).
Le regole tramandate dalla scuola ci dicono che, al singolare, esso ed essa si usano come pronomi personali soggetto di terza persona soltanto quando si riferiscano ad animale o cosa; essi ed esse, al plurale, indifferentemente quando si abbia a che fare con persone, animali e cose.
Esso, essa, pronomi di terza persona singolare per animali e cose, seppur presenti nelle regole grammaticali, sono orami superati nell’uso. Diciamo pure lui, lei. E così nel plurale, anziché...
10 feb 2015 · I pronomi personali soggetto di 3a persona sono: egli, lui ed esso per il singolare maschile; ella, lei ed essa per il singolare femminile; loro, essi/esse per il plurale. Fonte della tabella: Enciclopedia Treccani online.
- Egli, ella, essi ed esse , come suggerisce Google Ngram , sono stati quasi completamente rimpiazzati da lui, lei e loro , tuttavia è possibile util...
- In generale, esso / essa si usano solo per gli oggetti (e anche in quel caso si tende a formulare le frasi in modo da evitare di usare questi prono...
- I pronomi personali soggetto di 3a persona sono: egli , lui ed esso per il singolare maschile; ella , lei ed essa per il singolare femminile; loro...
- Dalla terza elementare ti scrivo un esercizio che mi rimase impresso: lui (soggetto) mangia la mela (di chi?) di ella complemento Lei (soggetto) ma...
I pronomi personali soggetto di 3a persona hanno forme diverse per il maschile (lui, egli, esso, essi) e per il femminile (lei, ella, essa, esse); loro, 3a persona plurale, non si distingue invece per genere.
18 apr 2020 · L’uso dei pronomi egli ed ella si riferisce alla persone, mentre esso ed essa è più adatto per le cose o gli animali.
I pronomi personali complemento hanno due forme: le forme toniche o forti, che danno alla frase un particolare rilievo essendo fornite di un accento. le forme atone o deboli, chiamate così perché non hanno un loro accento, la pronunzia si appoggia alla parola precedente (enclitica) o seguente (proclitica).