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  1. it.wikipedia.org › wiki › 13711371 - Wikipedia

    Il 1371 (MCCCLXXI in numeri romani) è un anno del XIV secolo . Indice. 1 Eventi. 2 Nati. 3 Morti. 4 Calendario. 5 Altri progetti. Eventi. 5 gennaio - viene eletto papa Gregorio XI. 26 settembre - i Turchi ottomani del sultano Murad I sconfiggono la coalizione cristiana nella battaglia di Maritsa. Nati.

    • 2124 (MMCXXIV)
    • 777 — 778
    • 819 — 820
    • 1371
  2. La lista contiene solo le 13 persone che sono citate nell'enciclopedia e per le quali è stato implementato correttamente il template Bio. Pagina aggiornata al 29 mar 2024 . 6 febbraio - Paola Orsini, nobildonna italiana. 17 febbraio - Ivan Alessandro di Bulgaria, nobile bulgaro.

  3. en.wikipedia.org › wiki › 13711371 - Wikipedia

    Year 1371 ( MCCCLXXI) was a common year starting on Wednesday (link will display the full calendar) of the Julian calendar . Events. January–December. January – Edward, the Black Prince, gives up the administration of Aquitaine and returns to England, because of his poor health and heavy debts.

    • I Prodromi Della Rivolta
    • La Rivolta Dei Lanini E La Sommossa Del Bruco
    • Le Conseguenze Dei Moti
    • Curiosità
    • Bibliografia
    • Voci Correlate

    Le Arti al potere: dai Dodici ai Riformatori

    I moti del 1370 e 1371 si collocano in un periodo turbolento della storia di Siena, seguente alla caduta del Governo dei Nove e che vede un assoluto protagonismo del Popolo Minuto. Caduto nel 1355 il regime novesco, governo di stampo oligarchico che aveva guidato Siena dal 1287 e dal quale erano escluse le Arti cittadine (a eccezione della potente corporazione della Mercanzia e dell'influente dell'Arte della lana), si formò un nuovo reggimento, detto dei Dodici, basato sul potere collegiale d...

    La Compagnia del Bruco

    È in questo turbolento trapasso in cui con la caduta dei Dodici si susseguono congiure e sommosse, che compare la figura di Barbicone e, contemporaneamente, nasce la Compagnia del Bruco. Con la rivolta dell'11 dicembre i popolari minuti assunsero un ruolo completamente egemone e dagli eletti del 13 dicembresi evincono infatti precisi riferimenti professionali che rimandano ai ceti subalterni. Accanto a commercianti e artigiani, questi in netta maggioranza, trovavano spazio nelle magistrature...

    La protesta sociale del 1370

    Nonostante la Compagnia del Brucosia stata spesso identificata come una setta più o meno segreta di scardassieri e altri lavoratori della lana, il fatto che fosse situata in un distretto urbano, comportava che al suo interno vi fosse un'eterogenea componente lavorativa. La composizione popolare del rione riportava infatti una grande ma non esclusiva presenza di lanini; situata tra le compagnie di San Pietro a Ovile di sotto e di Sant’Antonio, “el bruocho del Pian d’Uvile” contava 218 contribu...

    L'insurrezione degli scardassieri

    Nel luglio del 1371 quella che è passata alla storia come la rivolta di Barbicone prese le mosse dalle condizioni di impiego dei lanini. I sottoposti dell’arte della lana di Siena, per ottenere migliori condizioni lavorative, protestarono coi padroni della loro corporazione, chiedendo che fosse il Comune a fissare il salario e non gli stessi maestri, anzi minacciando di ucciderli. La differenza col successivo Tumulto dei Ciompi risulta evidente: mentre nella rivolta fiorentina gli operai dell...

    La liberazione dei rivoltosi e le violenze politiche

    Al momento in cui la folla si precipitò sotto il Palazzo Pubblicodunque, vi fu il fermo di alcuni di rivoltosi, col Senatore (una carica giudiziaria) che sotto tortura strappò loro una confessione che poteva costare la condanna a morte: «dissero cosa che vi andava la vita» Il Bruco allora insorse reclamando la scarcerazione degli imprigionati il giorno 14 luglio: ne seguì una violentissima sommossa, tanto che molte forze del Senatore rimasero sul campo, finché l’arrivo del capitano del popolo...

    Il "trattato dei gonfalonieri"

    Nei giorni seguenti al tumulto, se da un lato il regime non volle (o non poté) reprimere i rivoltosi, d'altro canto cercò una qualche pacificazione. A dodicini e noveschi espulsi fu concessa l'immunità mentre riguardo allo stesso governo si confermò comunque la sua essenza monocolore dei popolari minuti. Ma l'ala radicale, ormai spinta dall'azione politica del Bruco il 29 luglio portò un nuovo affondo: «certi de la brigata del Bruco» si recarono dai Signori Difensori, reclamando la consegna d...

    Le riforme politiche e i membri del Bruco

    Nonostante la fuga di molti congiurati, per quelli catturati la repressione governativa fu spietata: furono giustiziati il novesco Antonio di Bindotto Placidi de’ Pelacani, il dodicino Niccolò di Ambrogio Nese, dei quali il Bruco aveva chiesto la testa due giorni avanti e già detenuti nel palazzo pubblico; furono passati per le armi poi due popolari maggiori, Petroccio di Pietro, conciatore, e un commerciante d’abiti, Palmerino di Palmerino. Infine il gonfaloniere Maestro del Terzo di città e...

    Le riforme sociali: l'Arte della lana

    Infine in autunno, dopo l'urgenza data dai provvedimenti politici, il regime mise mano alle problematiche sociali che avevano scatenato il tumulto. Le richieste precedenti all'insurrezione, ovvero che fosse il Comune e non la corporazione a fissare il prezzo della forza lavoro, atteneva evidentemente alla speranza degli operai di trovare nei Riformatori un interlocutore privilegiato, se si considera l'unicum politico del regime senese nel panorama comunale italiano (anche e soprattutto rispet...

    Conclusioni

    Barbicone e la "sommossa del Bruco" sono stati e continuano a essere nella memoria storica, nel folklore e anche nella storiografia recente argomenti fonte di continui fraintendimenti. Ciò in relazione all'errato appiattimento delle vicende senesi su quelle di qualche anno dopo dei più noti Ciompi fiorentini; in secondo luogo in merito al mito sull'eroe della rivolta, Barbicone, la cui epopea spesso lo vede capo di una setta segreta di congiurati, o peggio combattente per generiche libertà co...

    Francesco d'Agnolo risulta nella Cronaca di Donato di Neri come Burbicone. Seguentemente nell'accertamento fiscale del 1384 appare come Berbicone. Secondo lo storico Giovanni Mazzini la corruzione...

    Cronaca senese di Donato di Neri e di suo figlio Neri, in Cronache senesi, a cura di A. Lisini e F. Jacometti, in «Rerum Italicarum Scriptores», tomo XV, parte VI, Bologna 1931-1939.
    Costantini, V., Lavoro, conflitti, rivolte, in «Storia del Lavoro in Italia», diretta da F. Fabbri, II, in Il Medioevo. Dalla dipendenza personale al lavoro contratto, a cura di F. Franceschi, Roma...
    Franceschi, F., I Ciompi a Firenze, Siena e Perugia, in Rivolte urbane e rivolte contadine nell’Europa del Trecento: un confronto,pp. 277-303.
    Franceschi, F., La rivolta di Barbicone, in Storia di Siena, I, Dalle origini alla fine della Repubblica, a cura di R. Barzanti, G. Catoni, M. De Gregorio, vol. I, Siena 1995, pp. 291-300.
    • Rivendicazioni di natura economico-sociale. Lotte politiche di fazione.
    • Vittoria governativa dei Riformatori e della Compagnia del Bruco., Interdizione politica del Monte dei Dodici., Accoglimento delle richieste degli operai tessili.
    • 14-30 luglio 1371
    • Siena
  4. La battaglia della Marizza (o seconda battaglia della Marizza) fu combattuta tra Serbi e Turchi Ottomani, il 26 settembre 1371, presso il fiume Marizza vicino al villaggio Ormenio (attualmente in Grecia ). Indice. 1 La battaglia. 2 Note. 3 Bibliografia. 4. 5. La battaglia.

    • Vittoria ottomana
    • 26 settembre 1371
    • Insediamento dei Turchi ottomani in Tracia
  5. 29 maggio 1348 da papa Clemente VI. Morte. Roma, 27 marzo 1378 (47 anni) Sepoltura. Basilica di Santa Francesca Romana. Manuale. Gregorio XI, nato Pierre Roger de Beaufort ( Rosiers-d'Égletons, 9 maggio 1330 – Roma, 27 marzo 1378 ), è stato il 201º papa della Chiesa cattolica dal 1370 alla morte.

  6. 12 febbraio - Elizabeth Mortimer, nobildonna inglese († 1417) 14 aprile - Maria d'Ungheria, regina († 1395) 23 aprile - Guglielmo II di Meißen, nobile tedesco († 1425) 28 maggio - Giovanni di Borgogna, nobile († 1419) 25 giugno - Giovanna II di Napoli, regina († 1435) 21 settembre - Federico I di Brandeburgo, nobile tedesco († 1440)