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  1. IL TESTO INTEGRALE DEL BOLLETTINO DELLA VITTORIA. Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 ...

  2. Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale scritto dopo l' armistizio di Villa Giusti con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la resa dell' Impero austro-ungarico e la vittoria dell' Italia nella prima guerra mondiale.

  3. Bollettino della vittoria. Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12. La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.

  4. Ascolta l’audio del Bollettino della Vittoria. Leggi il testo integrale. Curiosità. Tra i collaboratori di Diaz figuravano tra gli altri Ferruccio Parri (futuro presidente del consiglio nel 1945), e Giovanni Gronchi (presidente della repubblica dal 1955 al 1962).

  5. 4 nov 2021 · Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale scritto dopo l’armistizio di Villa Giusti con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la resa dell’Austria-Ungheria e la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale.

  6. Si tratta del periodo finale del Bollettino n.1268, pubblicato il 4 novembre 1918 dopo la firma dell’Armistizio di Villa Giusti, passato alla storia come il “Bollettino della Vittoria”. Il testo integrale è riprodotto in pietra sulla facciata della Villa e in migliaia di municipi italiani.

  7. Il testo originale, visibile al museo, mostra l'aggiunta manoscritta dell'ultima frase da parte di Diaz. Il testo del documento con il quale il Generale Armando Diaz annunciò la vittoria italiana nella Prima guerra mondiale venne replicato su pietra e in bronzo in ogni parte d’Italia.