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  1. Il codice penale italiano del 1889 (comunemente detto Codice Zanardelli dal nome di Giuseppe Zanardelli, allora ministro di Grazia e Giustizia che ne promosse l'approvazione) è un codice penale che fu in vigore nel Regno d'Italia dal 1890 al 1930 . Indice. 1 La Relazione al Re. 2 Caratteristiche. 3 Il superamento. 4 Uso attuale. 5 Note.

    • Che approva il testo definitivo del Codice penale per il Regno
    • Italia
  2. REGIO DECRETO 30 giugno 1889, n. 6133. Che approva il testo definitivo del Codice penale per il Regno. (089U6133) note: Entrata in vigore del provvedimento: 01/01/1890 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010) (GU n.153 del 30-06-1889) visualizza atto intero. nascondi.

  3. Il codice penale italiano del 1889 (comunemente detto Codice Zanardelli dal nome di Giuseppe Zanardelli, allora ministro di Grazia e Giustizia che ne promosse l'approvazione) è un codice penale che fu in vigore nel Regno d'Italia dal 1890 al 1930. Fatti in breve Titolo esteso, Stato ... Codice penale.

  4. Progetto del Codice penale per il Regno d'Italia e disegno di legge che ne autorizza la pubblicazione presentato dal ministro di grazia e giustizia e dei culti (Zanardelli). Seduta del 22 novembre Relazione ministeriale.

  5. REGIO DECRETO 19 ottobre 1930 , n. 1398. Approvazione del testo definitivo del Codice Penale. (030U1398) (Gazzetta Ufficiale n.251 del 26-10-1930) Il testo dell'atto viene presentato in versione "vigente" alla data di consultazione, integrato cioè con le modifiche esplicite apportate da altri atti normativi pubblicati precedentemente a tale data.

  6. L'unificazione normativa avvenne con il Codice Zanardelli, che porta il nome del Ministro di grazia e giustizia Giuseppe Zanardelli e venne promulgato il 30 giugno 1889, per entrare in vigore il 1º gennaio dell'anno seguente.

  7. Ministro di grazia e giustizia nel governo Crispi I, fu autore del nuovo codice penale, rimasto in vigore fino al 1930 e altamente avanzato per l'epoca, in quanto aboliva la pena di morte. Allontanatosi da Crispi per la sua politica coloniale africana , divenne presidente della Camera e poi guardasigilli nel governo di Rudinì IV , dimettendosi ...