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  1. L'insegnamento si propone di fornire agli studenti le nozioni di base della linguistica generale e della linguistica storica (o glottologia) e gli strumenti essenziali per l'analisi sincronica e diacronica delle lingue, nonché una presentazione introduttiva sull'origine dell'indoeuropeo e delle lingue d'Europa.

  2. La prima parte del corso introduce le basi della linguistica generale, e in particolare: Le nozioni di lingua, linguaggio e segno linguistico; Fonetica e fonologia (i suoni delle lingue): fonetica articolatoria, trascrizione fonetica; nozioni di fono, fonema, allofono, coppia minima.

    • IL Linguaggio Verbale - Capitolo 1
    • Fonetica E Fonologia - Capitolo 2
    • Morfologia - Capitolo 3

    Linguistica, lingue, linguaggio, comunicazione

    Linguistica → ramo delle scienze umane che studia la lingua, si divide in: 1. Linguistica generale (cosa sono, come sono fatte e come funzionano le lingue) 2. Linguistica storica o Glottologia (evoluzione delle ling ue nel tempo e dei rapporti fra lingue e fra lingua e cultura, studio comparato delle lingue antiche) Oggetto della linguistica: lingue storico-naturali (nate s pontaneamente lungo il corso della civiltàumana → espressione del linguaggio verbale umano, facoltà innata dell'homo sap...

    Segni, codice

    Segno → unità fondamentale della comunicazione, qualcosa ch e sta per qualcos’altro e serve percomunicare questo qualcos’altro.Diversi tipi di segni, classificazione basata su intenzionalità e motivazione relativa: 1. Indici (motivati naturalmente/non intenzionali → starnuto = avere il raffreddore) 2. Segnali (motivati naturalmente/usati intenzionalmente → sbadiglio volontario = sono annoiato) 3. Icone (motivati analogicamente/intenzionali → carte geografiche/mappe) 4. Simboli (motivati cultu...

    Le proprietà della lingua

    Biplanarità (presenza di due piani compresenti: significante → detto an che espressione, partefisicamente percepibile e significato → detto anche contenuto, parte non materialmente percepibile) Arbitrarietà (nessun legame naturalmente motivato tra trasignificante e significato, i legami che esistono sono post i perconvenzione)Quattro tipi di arbitrarietà (spesso presentati tramite l’a ngolosemiotico, che ha come vertici il significante, il referent e e ilsignificato, base tratteggiata perché...

    Fonetica

    La fonetica tratta la componente fisica della comunicazione verbale.Si distingue in tre campi principali: 1. Fonetica articolatoria (studia i suoni del linguaggio pro dotti dall’apparato fonatorio umano in base al modo in cui vengono articolati) 2. Fonetica acustica (studia i suoni del linguaggio in base al la loro consistenza fisica e modalità di trasmissione) 3. Fonetica uditiva (studia i suoni del linguaggio percepiti dall’apparato uditivo umano e decodificati dal cervello in base al modo...

    Fonologia

    Ogni suono producibile dall’apparato fonatorio umano rappr esenta un potenziale suono dellinguaggio, chiamato ‘fono’.Un fono è quindi la realizzazione concreta di un qualunque suono del linguaggio.Quando i foni si oppongono sistematicamente ad altri foni nel distinguere e formare parole di quellalingua, si dice che funzionano da fonemi.I foni sono le unità minime in fonetica, i fonemi sono le unità minime in fonologia.La fonologia studia l’organizzazione e il funzionamento dei suoni nel siste...

    Parole e morfemi

    Consideriamo il piano del significante in quanto portatore di significato.La morfologia (dal greco ​morphé ‘forma’ + logìa​ ‘studio, da ​logos‘discorso’), indica la struttura dellaparola.Definiamo parola come la minima combinazione di elementi min ori dotati di significato (costituita daalmeno un morfema), costruita attorno ad una base lessicale , che funzioni come entità autonoma dellalingua e possa rappresentare da sola un segno linguistico compiuto.Fra i criteri che ne permettono una defin...

    Tipi di morfemi

    Esistono due punti di vista principali per individuare diff erenti tipi di morfemi: la prima, efondamentale, è la classificazione funzionale​ ​, in base alla funzione svolta, al tipo di valore che imorfemi recano nel contribuire al significato delle parole ; la seconda è la ​classificazione posizionale ​,basata sulla posizione che i morfemi assumono all'interno d ella parola e sul modo in cui essicontribuiscono alla sua struttura. Nella classificazione funzionale la prima distinzione da fa re...

    Derivazione e formazione delle parole

    I morfemi derivazionali mutano il significato della base cu i si applicano, aggiungendo nuovaformazione rilevante, integrandolo, modificando la class e di appartenenza della parola e la suafunzione semantica, o sfumandone il senso:→ nella parola derivata da dormire​ ,​ ​dormitorio, viene aggiunto al significato della radice lessicale​dormire ​il significato di ‘luogo in cui si fa’.Essi svolgono la funzione di permettere la formazione di un n umero teoricamente infinito di parole apartire da u...

  3. La linguistica è il ramo delle scienze umane che studia la lingua. Lo studio della lingua si può dividere in linguistica generale = si occupa di cosa sono, come sono fatte e come funzionano le lingue, e in linguistica storica = che si occupa dell’evoluzione delle lingue nel tempo e dei rapporti tra le lingue e fra lingua e cultura.

  4. Prerequisiti. Conoscenza di base della grammatica italiana; nessuna conoscenza pregressa nella linguistica. Per il Mod. B: 6 CFU in Linguistica generale (L-LIN/01). Conoscenza dei fondamenti di fonetica, fonologia e morfologia. N.B. Non è possibile sostenere la prova del Mod.

  5. alla conoscenza della situazione linguistica del mondo, con il seguente obiettivo formativo: comprendere le modalità di classificazione delle lingue, sia su base genealogica che tipologica. Alla fine del corso, data una glossa, gli studenti sono in grado di compiere brevi traduzioni anche da lingue sconosciute e di ricavarne le informazioni ...

  6. DIPARTIMENTO DI RICERCA E INNOVAZIONE UMANISTICA. Principali informazioni sull’insegnamento. Denominazione dell’insegnamento. Glottologia e linguistica. Corso di studio. L10 Lettere. Anno accademico.