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Casa Ipat'ev (in russo Дом Ипатьева?) era la residenza di Nikolaj Ipat'ev, un mercante di Ekaterinburg, dove l'ex zar Nicola II di Russia, i membri della sua famiglia e della servitù furono assassinati a seguito della rivoluzione bolscevica.
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Per Nicola, salito al trono nel 1894 dopo la morte del padre Alessandro III, abdicare fu probabilmente un sollievo. Descritto come un uomo limitato e privo di immaginazione, non era adatto, né per capacità né per temperamento, a governare in tempi tanto turbolenti. Indeciso cronico, quando doveva dare un ordine rimandava fino all’ultimo istante, pe...
Nicola era un uomo legato alla famiglia. Amava la moglie Alessandra e lei amava lui. In un’epoca in cui la regola generale era che i monarchi si sposassero per interessi dinastici più che per affetto, la loro era un’unione fortunata. Convolati a nozze nel 1894, i due ebbero l’una dopo l’altra quattro figlie: Ol’ga, Tat’jana, Marija e Anastasija. Al...
Per i bolscevichi i Romanov divennero pedine di scambio e insieme un grande grattacapo. La Russia doveva negoziare la propria uscita dalla Prima guerra mondiale ed evitare nel contempo un’invasione straniera. I nemici della nazione avrebbero tenuto gli occhi puntati su di loro, per vedere che cosa ne sarebbe stato degli ex governanti; ma, rimanendo...
Gli ultimi civili a vedere i Romanov vivi furono quattro donne portate dalla città per pulire Casa Ipat’ev. Marija Starodumova, Evdokija Semenova, Varvara Driagina e una non identificata quarta domestica diedero alla famigliaun briciolo di respiro dalla noia del confino e un ultimo contatto con il mondo esterno. La testimonianza di queste donne ci ...
Non ci sono prove che i Romanov non abbiano reagito con docilità. Portando in braccio lo zarevič, Nicola guidò in cantina la propria famiglia e i quattro servitori rimasti con loro: il medico di famiglia Evgenij Botkin, la cameriera Anna Demidova, il cuoco Ivan Kharitonov e il domestico Aleksej Trupp. Riuniti tutti insieme in quel luogo angusto e s...
In seguito al massacro, quando si affrontava l’argomento i funzionari sovietici diventavano evasivi. Anche dopo aver annunciato la morte di Nicola, per un po’ sostennero che Alessandra e Aleksej fossero vivi in un luogo sicuro. I decessi sarebbero stati ufficialmente confermati solo nel 1926, e anche allora i bolscevichi rifiutarono di assumersi la...
- Toby Saul
26 lug 2018 · Lo zar Nicola, la granduchessa Marija, la zarina Aleksandra Fëdorovna, la granduchessa Ol’ga, la granduchessa Anastasia, lo zarevic Aleksej e la granduchessa Tat’jana vennero imprigionati a Ekaterinburg all’interno della confiscata residenza di un ricco mercante locale: la Casa Ipat’ev, in attesa di una sentenza dell ...
2 ago 2018 · Secondo costoro, quella notte di quasi cento anni fa nella Casa Ipat’ev a Ekaterinburg fu inscenato un grottesco omicidio rituale ebraico.
Ipatiev House (Russian: Дóм Ипáтьева) was a merchant's house in Yekaterinburg (later renamed Sverdlovsk in 1924, renamed back to Yekaterinburg in 1991) where the former Emperor Nicholas II of Russia (1868–1918, reigned 1894–1917), his family, and members of his household were murdered [1] in July 1918 following the Bolshevik Revolution.
Il 13 luglio vi furono delle proteste nella strada presso Casa Ipat'ev: in piazza Voznesenskij una dimostrazione di soldati dell'Armata rossa, socialisti rivoluzionari ed anarchici chiedevano le dimissioni del Soviet di Ekaterinburg e il trasferimento del controllo della città nelle loro mani.
28 feb 2022 · Nicola, Alessandra e Maria giungono a casa Ipat’ev il 30 aprile. Un mese più tardi arriva anche il resto della famiglia. Con loro ci sono il dottore Evgenij Botkin, la cameriera Anna Demidova, il cuoco Ivan Charitonov e il valletto Aleksej Trupp.