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  1. www.wikidata.it-it.nina.az › Aleksej_Nikolaevič_RomanovAleksej Nikolaevič Romanov

    28 dic 2023 · Aleksej Nikolaevič Romanov anche noto in italiano come Alessio Romanov 3 4 5 in russo Алексей Николаевич Рома нов Peterh

  2. 22 lug 2021 · Emofilia A. La scoperta dell’emofilia ci dice che tra storia e scienza c’è un’incidenza di questa forma della patologia pari a un caso su cinquemila nei soggetti di sesso maschile. È la forma più comune della malattia. Essa è causata da una mutazione del gene che codifica per il fattore FVIII. Negli ultimi anni è stata però ...

  3. 6 lug 2017 · Definitions of Aleksej Nikolaevič Romanov, synonyms, antonyms, derivatives of Aleksej Nikolaevič Romanov, analogical dictionary of Aleksej Nikolaevič Romanov (Italian)

  4. Aleksandr Michajlovič Romanov. Aleksandr Michajlovič Romanov (in russo Александр Михайлович? ), conosciuto con il nome di Sandro [1] ( Tbilisi, 13 aprile 1866 – Roccabruna, 26 febbraio 1933) granduca dell' Impero russo, era ammiraglio della Flotta Imperiale di Russia .

  5. Aleksej Michajlovič Romanov in russo: Алексей Михайлович? era il settimo e ultimo figlio del granduca Michail Nikolaevič Romanov e della principessa Cecilia di Baden . I suoi nonni paterni erano lo zar Nicola I di Russia e la zarina Aleksandra Fёdorovna, nata Carlotta di Prussia ; quelli materni il granduca Leopoldo I di Baden e la principessa Sofia Guglielmina di Svezia ...

  6. it.wikipedia.org › wiki › EkaterinburgEkaterinburg - Wikipedia

    Poco dopo la rivoluzione russa, il 17 luglio 1918, lo zar Nicola II, la moglie Aleksandra Fëdorovna, i loro figli, le Granduchesse Olga, Tat'jana, Marija, Anastasija, lo zarevic Aleksej Nikolaevič Romanov e alcuni membri del seguito, vennero fucilati dalle guardie della Čeka comandate dal commissario bolscevico Jakov Michajlovič Jurovskij a Ekaterinburg dove erano stati trasferiti da Tobol ...

  7. 28 feb 2022 · Era la residenza dell’ingegnere militare Nikolaj Nikolaevič Ipat’ev, il quale sulla fine di aprile del 1918 fu convocato dall’ufficio dei Soviet degli Urali con un solo e semplice scopo: abbandonare al più presto l’edificio, che di lì a qualche mese avrebbe ospitato una delle più brutali ed efferate esecuzioni del Novecento: quella della famiglia Romanov.