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  1. 5 giorni fa · Alessandro Pavolini (Firenze, 27 settembre 1904 – Dongo, 28 aprile 1945) e Benito Mussolini, quando si allontanarono da Como il 27 aprile 1945, diretti verso la Valtellina (il primo per un’ultima disperata difesa nel ridotto fra i monti appena abbozzato, il secondo, tentennante fra la morte eroica e la fuga da vigliacco, con ogni ...

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    • Renzo Montagnoli
  2. 2 giorni fa · The Italian resistance movement ( Italian: Resistenza italiana, pronounced [reziˈstɛntsa itaˈljaːna], or simply La Resistenza) was the Italian resistance groups who fought the occupying forces of Nazi Germany and the fascist collaborationists of the Italian Social Republic during the Second World War in Italy from 1943 to 1945.

  3. 28 apr 2024 · Alessandro Pavolini (ministro del Partito Fascista Repubblicano) Francesco Barracu (colonnello e sottosegretario alla presidenza del consiglio) Fernando Mezzasoma (ministro della Cultura Popolare) Augusto Liveran (ministro delle Comunicazioni) Ruggero Romani (ministro dei Lavori Pubblici) Paolo Zerbino (ministro dell’Interno)

  4. 28 apr 2024 · Il 29 aprile i corpi di Mussolini, Petacci e Alessandro Pavolini, segretario del Partito Fascista Repubblicano, Nicola Bombacci, Achille Starace e Attilio Teruzzi, con altri gerarchi fascisti...

  5. 27 apr 2024 · CHI ERANO I GERARCHI FUCILATI A DONGO IL 28 APRILE 1945 Alessandro Pavolini, squadrista della marcia su Roma, segretario del Partito Fascista Repubblicano e fondatore delle Brigate Nere Francesco Barracu, colonnello, sottosegretario…

  6. 30 apr 2024 · Lorenzo Pavolini è il nipote di Alessandro, cioè il figlio del figlio e questo comporta un maggior distacco dal nonno. Frank è il figlio di Hans e ancora oggi dice “Grazie a Dio è stato giustiziato a Norimberga il 16 ottobre 1946. Sono contrario alla pena di morte, ma per mio padre farei un’eccezione ancora oggi.

  7. 27 apr 2024 · La corte applica le disposizioni dettate il 3 novembre dal segretario del PFR Alessandro Pavolini, che ordinano di colpire, oltre agli esecutori, anche i supposti "mandanti morali" degli attentati, considerati "responsabili dell’avvelenamento delle anime e delle connivenze con l’invasore".