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  1. Antonio Segni è stato un politico italiano, 4º Presidente della Repubblica Italiana dall'11 maggio 1962 al 6 dicembre 1964. Dopo aver ricoperto diversi incarichi governativi nei governi Bonomi III, Parri, De Gasperi I, De Gasperi VII e Pella, Segni fu per due volte Presidente del Consiglio dei ministri, dal 6 luglio 1955 al 20 ...

  2. Antonio Segni. Sassari, 02 febbraio 1891 — Roma, 01 dicembre 1972. Antonio Segni nasce a Sassari il 2 febbraio 1891, da una nobile famiglia di proprietari terrieri di origine genovese. Si laurea in giurisprudenza nel 1913. Partecipa alla prima guerra mondiale come ufficiale di artiglieria.

  3. Antonio Segni nasce a Sassari il 2 febbraio del 1891. Politico importante della storia italiana, docente universitario, è stato il quarto Presidente della Repubblica e il suo mandato è stato il più breve in assoluto. La sua discendenza è nobile, come testimonia il patriziato da cui discende sin dal 1752 la sua famiglia.

  4. Antonio Segni. È nato a Sassari il 2 febbraio 1891. Coniugato con Laura Carta Caprino, dalla quale ha avuto quattro figli. Laureato in giurisprudenza nel 1913. Iscritto al Partito popolare sin dalla sua fondazione, ne è stato consigliere nazionale dal 1923 al 1924. Con l'avvento del fascismo ha abbandonato completamente l'attività politica.

  5. Antonio Segni (Italian pronunciation: [anˈtɔːnjo ˈseɲɲi] ⓘ; 2 February 1891 – 1 December 1972) was an Italian politician and statesman who served as the president of Italy from May 1962 to December 1964, and as the prime minister of Italy in two distinct terms between 1955 and 1960.

    • Giovanni Gronchi
    • 4 (including Mario)
  6. Antonio Segni ( Sassari, 2 febbraio 1891 – Roma, 1º dicembre 1972) è stato un politico italiano, 4º Presidente della Repubblica Italiana dall'11 maggio 1962 al 6 dicembre 1964. Fatti in breve 4º Presidente della Repubblica Italiana, Durata mandato ...

  7. Nel contempo Segni aderì al Partito popolare italiano e, nel 1923, ne divenne consigliere nazionale. L’anno successivo fu candidato alla Camera dei deputati nel collegio sardo, risultando il primo dei non eletti. Durante la crisi seguita all’assassinio di Giacomo Matteotti (1924) prese parte al comitato delle opposizioni.