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  1. La tela, uniforme alle altre della serie per dimensioni, raffigura Bianca Maria Sforza moglie di Filiberto I. E' legata alle altre dalla catena inventariale S.M., di cui porta il numero (S.M. 76), da riferirsi all'inventario del castello di Moncalieri del 1879. In quell'anno i quadri erano conservati al primo piano, nella Galleria n.70.

  2. GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano. Francesca M. Vaglienti. Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque il 20 giugno 1469 nel castello di Abbiategrasso, presso Milano. Il luogo era stato prescelto dal padre che aspirava a creare un senso di ...

  3. Gian Galeazzo Maria Sforza. Ritratto di Gian Galeazzo, scuola di Benedetto Briosco, verso il 1490. Gian Galeazzo Maria Sforza ( Abbiategrasso, 20 giugno 1469 – Pavia, 21 ottobre 1494 [1]) è stato il sesto duca di Milano e il terzo della dinastia Sforza. In linguaggio cifrato fu anche soprannominato Instabilis.

  4. Bianca Maria Visconti Sforza è stata una delle figure più influenti e indipendenti del Rinascimento italiano. Nata nel 1425 da una delle famiglie più potenti e ricche d’Europa, Bianca Maria crebbe in un ambiente di lusso e potere. Ma la sua vita non fu solo fatta di privilegi e agi, ma anche di sfide e lotte per affermare la sua indipendenza.

  5. Description of Bianca Sforza’s wedding. Beatrice d’Este, who was the wife of the Duke of Milan, wrote to her sister Isabella a few weeks after the wedding of her niece, Bianca Maria Sforza, to Maximilian I, Holy Roman Emperor, which took place on November 30, 1493. Very illustrious Lady and my dear sister,

  6. Bianca Maria Sforza. Bianca Maria Sforza (n. 5 aprilie 1472, Milano, Ducatul Milanului – d. decembrie 1510, Innsbruck, Austria) a fost o împărăteasă a Sfântului Imperiu Roman, ca a doua soție a împăratului Maximilian I. Ea a fost fiica cea mare a Galeazzo Maria Sforza, Duce de Milano și a celei de-a doua soții a lui, Bona de Savoia.

  7. Il 25 marzo 1450 lo Sforza e la consorte Bianca Maria Visconti sono acclamati dal popolo come Signori di Milano. Preso il potere, egli si preoccupa immediatamente di rinnovare il Castello visconteo. Conoscendo l’odio dei Milanesi per l’antico edificio, Francesco Sforza giustifica la ricostruzione con il desiderio di abbellire la città e di garantire la sua difesa contro i nemici esterni.