Risultati di ricerca
Carlo Aymonino ( Roma, 18 luglio 1926 – Roma, 4 luglio 2010) è stato un architetto italiano . Indice. 1 Biografia. 1.1 Biografia riassuntiva. 2 Analisi di alcuni suoi progetti. 2.1 Concorso per la ricostruzione del Teatro Paganini, Parma 1964. 2.2 Complesso abitativo Monte Amiata. 2.3 Complesso scolastico, Pesaro 1974-1978.
30 mag 2021 · Carlo Aymonino, la riscoperta di un maestro. “Carlo Aymonino. Fedeltà al tradimento” alla Triennale di Milano è un racconto appassionato e preciso di un grande architetto italiano, che merita di essere riscoperto. L'intervista al curatore Manuel Orazi. Author. Alessandro Benetti. Published. 30 maggio 2021. Milano, Italia.
- Alessandro Benetti
3 lug 2020 · Lo storico e critico di architettura Manuel Orazi ricostruisce un ritratto di Carlo Aymonino (18 luglio 1926 – 4 luglio 2010) in occasione del decennale della morte dell'architetto: dai primi anni di lavoro a Roma, fino alla fase finale della sua vita. Autoritratto con la Sapienza, 2000.
L’opera di Carlo Aymonino, oltre ad aver avuto un forte impatto sulla pratica architettonica e la genesi della città italiana nel secondo dopoguerra, ha aperto la strada ad un nuovo modo di guardare alla città e alla capacità rigenerativa degli interventi di edilizia abitativa.
2 feb 2021 · Carlo Aymonino, il teorico. Architetto “allergico” alla politica, Carlo Aymonino è il protagonista del nuovo capitolo della rubrica di Luigi Prestinenza Puglisi dedicata ai grandi nomi della...
Carlo Aymonino (18 July 1926 – 3 July 2010) was an Italian architect and urban planner best known for the Monte Amiata housing complex in Milan . Early life. Born in Rome, he studied at the University of Rome, obtaining his degree in 1950. In the same years, he also got trained by Marcello Piacentini . Architectural works.
30 mag 2021 · Carlo Aymonino, the portrait of an Italian master. “Carlo Aymonino. Loyalty to Betrayal” at the Triennale di Milano offers a passionate and accurate portrait of a master of Italian architecture, one that deserves to be rediscovered. The interview with curator Manuel Orazi. Alessandro Benetti.
