Risultati di ricerca
1 giorno fa · Nel 1266, Carlo d’Angiò affrontò Manfredi di Sicilia nella Battaglia di Benevento. Manfredi era il figlio naturale di Federico II di Svevia e il reggente del regno dopo la morte di Corrado IV. La battaglia fu decisiva, con Manfredi che trovò la morte sul campo, ponendo fine alla sua avventura politica e permettendo a Carlo di consolidare il suo potere.
23 ore fa · Jacopo Caldora opposes this and persuades Isabella of Anjou (Isabella d’Angiò) to offer the papal forces another logistical base, choosing from Teano, Sessa Aurunca, or Venafro. An open enmity resurfaces between Jacopo Caldora and the prelate, prompting Caldora to prefer returning to Abruzzo.
23 ore fa · L a costruzione del complesso di Santa Chiara avvenne nel 1310 per volontà del re Roberto d’Angiò e la moglie Sancia di Maiorca. Il chiostro esterno, oggi noto per il suo rivestimento in maiolica, è frutto di un processo di ammodernamento avvenuto nella prima metà del ‘700, per volontà della regina Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo di Borbone, che durante le sue visite al ...
1 giorno fa · 4. La Numismatica Marco Rinaldi è lieta di presentarvi una nuova selezione di monete italiane ed estere in argento e altri metalli disponibile per l’acquisto a prezzo fisso. Quanto offerto è garantito autentico. I prezzi sono fissi, comprensivi di IVA ed intesi in euro. La merce viaggia con assicurata a rischio e pericolo dei signori clienti.
5 giorni fa · Liber de coquina. Questo trattato anonimo fu redatto a Napoli alla Corte di Carlo II d’Angiò tra il 1285 ed il 1309. Varie ipotesi sono state avanzate per quanto riguarda la sua paternità; molti elementi farebbero restringere il campo su tre personaggi vissuti nella capitale dei primi due re angioni: Ferragutti, Lambdino, Braysilva.
2 giorni fa · Godendo della benevolenza del cardinale Latino Malabranca e del re di Napoli Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo, i “Celestini” - si chiameranno così - si espandono fondando monasteri e restaurando abbazie cadenti.
3 giorni fa · Avviato dal padre alla mercatura in Napoli, si diede alle lettere e frequentò la corte di Roberto d’Angiò, la cui figlia naturale Maria d’Acquino, fu da lui amata e poeticamente ricordata con il nome di Fiammetta.
