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  1. Crispino da Viterbo, al secolo Pietro Fioretti (Viterbo, 13 novembre 1668 – Roma, 19 maggio 1750), è stato un religioso italiano, appartenente all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. È stato proclamato beato il 7 settembre 1806 da papa Pio VII e santo da papa Giovanni Paolo II il 20 giugno 1982

    • Chiesa cattolica
    • 7 settembre 1806
  2. CRISPINO da Viterbo, santo. Pietro Fioretti nacque il 13 nov. 1668 in un ambiente di piccoli artigiani di Viterbo. Appena raggiunse l'età adatta, fu sistemato come apprendista da uno zio paterno che faceva il calzolaio. La sua vicenda lascia supporre che il gruppo famigliare fosse in una fase di ascesa sociale: egli seguì un corso di studi ...

  3. Crispino (Pietro Fioretti) da Viterbo. Religioso Cappuccino. Pietro Fioretti entra nell’Ordine dei Frati Minori cappuccini nel 1693 come fra Crispino. Per 40 anni vive a Orvieto, prima come ortolano, poi come questuante gira per le campagne dove si fa amare per i suoi aforismi di vita quotidiana.

  4. www.causesanti.va › it › santi-e-beatiCrispino da Viterbo

    Fra Crispino, al secolo Pietro Fioretti, nacque a Viterbo il 13 novembre 1668 dai coniugi Ubaldo Fioretti e Marzia Antoni. Fu battezzato il 15 dello stesso mese col nome di Pietro. Ubaldo uscirà presto dalla scena lasciando il figlio orfano ancora in tenera età e Marzia vedova per la seconda volta. A prendersi cura del bambino subentrerà lo ...

  5. Proclamato beato da Pio VII nel 1806, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1982; festa, 19 maggio. Frate cappuccino (Viterbo 1668 - Roma 1750); dopo aver lavorato come calzolaio, all'età di 25 anni si fece cappuccino scegliendo di restare frat...

  6. San Crispino da Viterbo, al secolo Pietro Fioretti (Viterbo, 13 novembre 1668; † Roma, 19 maggio 1750) è stato un religioso italiano.

  7. 19 mag 2020 · Macario Tinti. - 19 Maggio 2020. San Crispino è il primo beato canonizzato da Giovanni Paolo II che così ne tratteggia la santità: “Seppe aprire il suo cuore alla forza vittoriosa della grazia, lasciandosene permeare in ogni manifestazione della propria esistenza, fino a diventare incarnazione vivente del Vangelo”.