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Dino Antonio Giuseppe Grandi, Conte di Mordano (Mordano, 4 giugno 1895 – Bologna, 21 maggio 1988), è stato un politico e diplomatico italiano, passato alla storia per la presentazione dell'omonimo ordine del giorno al Gran consiglio del fascismo del 25 luglio 1943 che portò alla destituzione di Benito Mussolini.
- carica abolita
- Benito Mussolini
Mussolini confondeva troppo spesso ubbidienza e fedeltà. Storia della vita di Dino Grandi, gerarca fascista e politico italiano. Aggressive diplomazie. Leggendo questo profilo biografico puoi conoscere anche la bibliografia, la data in cui Dino Grandi nacque, l'età e il giorno in cui morì.
30 gen 2024 · Dino Grandi, chi era il gerarca che fece cadere Benito Mussolini il 25 luglio 1943. Cronaca fotogallery. 30 gen 2024 - 15:32 10 foto. ©Getty. Originario di Bologna, l'uomo che diede il proprio nome all’ordine del giorno che fece cadere il dittatore è ancora oggi considerato una delle figure più controverse del regime fascista.
29 gen 2024 · Nato a Mordano nel 1895 da una benestante famiglia romagnola, Dino Grandi è passato alla storia per la presentazione dell'omonimo ordine del giorno al Gran consiglio del fascismo del 25 luglio...
Iscrittosi, nel 1913, a giurisprudenza nell'ateneo bolognese, il G. si scoprì vocato alla professione giornalistica. Decisivo fu l'incontro con N. Quilici e, tramite lui, con M. Missiroli, direttore de Il Resto del carlino . Il primo lo avviò al praticantato, portandoselo dietro, fra l'altro, sia a Vienna alla vigilia dell'attentato di ...
Dino Grandi, 1st Conte di Mordano (4 June 1895 – 21 May 1988) was an Italian Fascist politician, minister of justice, minister of foreign affairs and president of parliament . Early life. Born at Mordano, province of Bologna, Grandi was a graduate in law and economics at the University of Bologna in 1919 (after serving in World War I ).
Lavora con noi. ALTRI RISULTATI DI RICERCA. DAL VOCABOLARIO. LEMMI CORRELATI. Uomo politico italiano (Mordano 1895 - Bologna 1988). Combattente della prima guerra mondiale, dirigente del fascismo emiliano ( deputato dal 1921), passò da posizioni rivoluzionarie a posizioni più moderate e filocostituzionali.