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  1. La vicenda di questa principessa longobarda colpì Alessandro Manzoni, che le diede il nome di Ermengarda e la rese uno dei personaggi rilevanti dell'Adelchi, la tragedia che egli scrisse per raccontare la drammatica guerra condotta contro i Longobardi dal re franco Carlo Magno tra il 772 e il 774.

  2. it.wikipedia.org › wiki › ErmengardaErmengarda - Wikipedia

    Persone. Ermengarda – nome dato nell' Adelchi a Desiderata, principessa longobarda, moglie di Carlo Magno. Ermengarda o Ermengarda d'Italia (852/855 – prima del 896) – regina consorte di Provenza come moglie di Bosone I. Ermengarda o Ermengarda di Tuscia – moglie di Adalberto I, marchese d'Ivrea.

  3. E., il nome potremmo dire consacrato nella nostra tradizione dall' Adelchi manzoniano, è ignoto alle fonti del tempo. Compare per la prima volta, con la forma Irmogarda (= Irmengard), negli Annales Ducum Boiariae di uno storico umanista tedesco, l'Aventinus (1477-1534), che forse attribuì anche alla prima moglie di Carlomagno il nome della ...

  4. Ma dietro il grande sovrano si cela una figura altrettanto importante: la sua moglie, Ermengarda. Nata principessa longobarda, Ermengarda giocò un ruolo cruciale nel consolidamento del regno di Carlo Magno e nel mantenimento della pace tra i Franchi e i Longobardi.

  5. Ermengarda nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. Secondo la tradizione tardiva, figlia di Desiderio re deo Longobardi e prima moglie di Carlomagno. Il nome E. non ricorre, infatti, nelle fonti del tempo, ma, datoci per la prima volta, nella forma Irmogarda, dall'umanista tedesco Aventinus (1477-1534), è prevalso in Italia, per la ...

  6. 16 apr 2024 · Ermengarda (figlia di Desiderio) (o Desiderata ), figlia di Desiderio re dei Longobardi (sec. VIII). Di lei si hanno scarse e confuse testimonianze: il nome stesso è alquanto discusso e si deve, più che agli storici medievali, all' Adelchi del Manzoni.

  7. ERMENGARDA o Desiderata. Figlia di Desiderio, re dei Longobardi, e dal 770 sposa a Carlo Magno, da lui ripudiata l'anno appresso, nonostante che ne avesse preso le difese l'ab. Adalardo dell'abbazia di Corbie.