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Flavia Massima Faustina Costanza (latino: Flavia Maxima Faustina Constantia; 362 circa – 383 circa) fu membro della dinastia costantiniana, figlia postuma dell' imperatore romano Costanzo II e della sua terza moglie Faustina, a sua volta moglie dell'imperatore Graziano .
Flavia Massima Faustina Costanza (latino: Flavia Maxima Faustina Constantia; 362 circa – 383 circa) fu membro della dinastia costantiniana, figlia postuma dell'imperatore romano Costanzo II e della sua terza moglie Faustina, a sua volta moglie dell'imperatore Graziano.
A una prima lettura della testimonianza fornitaci dalle Res Gestae di Ammiano Marcellino, Flavia Massima Faustina Costanza è stata figlia postuma di Costanzo II, ha sposato l’imperatore Graziano, collegando così la dinastia di Costantino I a quella di Valentiniano I ed è stata “esposta” da Procopio per ottenere la porpora e fare leva ...
Flavia Massima Faustina Costanza (latino: Flavia Maxima Faustina Constantia; 362 circa – 383 circa) fu membro della dinastia costantiniana, figlia postuma dell'imperatore romano Costanzo II e della sua terza moglie Faustina, a sua volta moglie dell'imperatore Graziano.
La dinastia costantiniana o neo-flavia consiste in una serie di figure importanti che governarono l'impero romano nella prima metà del IV secolo, dall'ascesa al trono di Diocleziano nel 284 alla morte di Giuliano nel 363. La dinastia prende il nome dal suo rappresentante più importante, Costantino I. La Historia Augusta racconta ...
Flavio Giulio Costanzo II imperatore. 317 - 361. Secondo figlio di Costantino il Grande e di Fausta, dal 337 imperatore d'Oriente, dopo la morte del fratello Costante I ( 350) fu anche imperatore d'Occidente. Nel 353 vinse l'usurpatore Magnenzio . Fu grande sostenitore dell' arianesimo e del vescovo ariano Aussenzio .
girotti b., flavia massima faustina costanza, prima moglie di graziano. RIFLESSI DI PORPORA TRA MATRIMONIO E OCCASIO , in: RIFLESSI DI PORPORA. Declinazioni di potere femminile tra Roma, Bisanzio e l’Occidente Medievale, Spoleto, CISAM, 2023, pp. 273 - 289 (QUADERNI DELLA RIVISTA DI BIZANTINISTICA) [capitolo di libro]
