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  1. Galeazzo Maria Sforza ( Fermo, 14 o 24 gennaio 1444 – Milano, 26 dicembre 1476) fu duca di Milano dal 1466 al 1476, anno in cui fu assassinato nei pressi della chiesa di Santo Stefano per mano di alcuni nobili. Fatti in breve Duca di Milano, In carica ... Galeazzo Maria Sforza. Ritratto di Galeazzo Maria Sforza di Piero del Pollaiolo, 1471.

  2. Gian Galeazzo Visconti nacque a Pavia il 16 ottobre 1351, figlio primogenito di Galeazzo II e Bianca di Savoia. Nel gennaio del 1356, ancora bambino, fu nominato cavaliere dall'imperatore Carlo IV di Lussemburgo durante la sua visita a Milano. Fin da giovane diede prova di grande sagacia e di speciali attitudini militari.

  3. Galeazzo Maria Sforza. Galeazzo Maria Sforza (Fermo, 24 gennaio 1444 – Milano, 26 dicembre 1476) fu duca di Milano dal 1466 al 1476, anno in cui fu assassinato nei pressi della Chiesa di Santo Stefano ad opera di alcuni nobili. Figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, fu educato secondo i valori dell’umanesimo, incardinati ...

  4. Maria, duca di Milano, L., fallito un tentativo di sostituire il nuovo duca, il fanciullo Gian Galeazzo, col proprio fratello Sforza Maria, con questo e l'altro fratello Ascanio fu condannato al confino (1477).

  5. Vita e attività. Dopo la morte (1476) del fratello maggiore Galeazzo Maria, duca di Milano, L., fallito un tentativo di sostituire il nuovo duca, il fanciullo Gian Galeazzo, col proprio fratello Sforza Maria, con questo e l'altro fratello Ascanio fu condannato al confino (1477). Ribellatasi Genova al governo sforzesco (1478), vi conveniva con ...

  6. Gian Galeazzo Maria Sforza (1469 – 1494), sesto duca di Milano e terzo della dinastia Sforza. Citazioni su Gian Galeazzo Maria Sforza [ modifica ] Quasi presago della sua prossima fine il giovane duca passò l'anno intero a Pavia e nei dintorni in continui sollazzi.

  7. Il matrimonio tra Isabella d'Aragona e Gian Galeazzo Maria Sforza venne celebrato a Napoli nel dicembre 1488. In occasione del suo arrivo a Milano col marito, Bernardo Bellincioni scrisse i versi per una solenne festa di nozze, rappresentata al Castello Sforzesco e realizzata con un'imponente macchina scenica da Leonardo da Vinci (allora ingegnere e artista di corte per Ludovico il Moro).