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  1. Gli errori enormi di questo pessimo regno furono poi rimediati dall'abile politica di Carlo V. Ma non si poté rimediare all'errore commesso nel costituire i due appannaggi, quello cioè di Borgogna (creato per Filippo, figlio di Giovanni II) che doveva suscitare poi degli ardenti nemici alla corona di Francia e aver fine solo nel 1477, con la morte di Carlo il Temerario, e quello di Angiò ...

  2. Alla morte di suo zio, Oddone di Borgogna, nel 1266, suo padre, Giovanni divenne l'erede del ducato di Borgogna. Suo padre, Giovanni, nel 1268, morì dopo aver fatto testamento, Beatrice gli succedette nel titolo di contessa di Charolais, mentre suo zio, Roberto di Borgogna, divenne l'erede del ducato di Borgogna, che, dopo essere divenuto duca ...

  3. FILIPPO l'Ardito, Duca di Borgogna. Figlio cadetto del re di Francia Giovanni II il Buono (1350-1364), della dinastia di Valois, F. nacque a Pontoise nel 1342 e morì a Hal, nel Brabante, nel 1404. Al ducato di Borgogna, ottenuto dal padre nel 1363, si aggiunsero poi la Franca Contea con le Fiandre e l'Artois, queste ultime ereditate dalla ...

  4. Giovanni (duca di Borgogna) duca di Borgogna, noto come Giovanni Senza Paura (Digione 1371-Montereau 1419). Figlio di Filippo l'Ardito e di Margherita di Fiandra, sposò nel 1385 Margherita di Baviera. Dovette il soprannome al coraggio dimostrato durante la battaglia di Nicopolis (1396) in cui i Turchi lo fecero prigioniero.

  5. Giovanni di Valois il Magnifico (Vincennes, 30 novembre 1340 – Parigi, 15 giugno 1416) fu duca di Berry, duca d'Alvernia, conte di Poitiers e conte di Montpensier. Era il terzo figlio di Giovanni II di Francia e di Bona di Lussemburgo .

  6. Gli scranni del coro sono una delle sculture gotiche più notevoli della Catalogna. Tra il 1517 e il 1518, Giovanni di Borgogna vi dipinse gli scudi dei cavalieri dell’Ordine del Toson d’Oro, che si riunì a Barcellona nel 1519 per ordine dell’imperatore Carlo V. Il chiostro è uno degli elementi più visitati della cattedrale.

  7. Il dipinto di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, una delle opere più importanti del Museo, fu acquistato da Antonio Borgogna all’asta della raccolta di Antonio Scarpa, medico e collezionista di Motta di Livenza (TV), avvenuta a Milano nel 1895, per l’ingente somma di 11.100 lire. L’opera recava, al momento della vendita, l ...