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  1. Giovanni di Gravina, o Giovanni d'Angiò o anche Giovanni di Durazzo (1294 – 5 aprile 1336), fu conte di Gravina e di Albe dal 1315 e duca di Durazzo dal 1332, fino alla morte, principe di Acaia dal 1318 al 1333 e signore del Regno d'Albania.

    • Conte di Gravina e di Albe
  2. 1 set 2023 · I.C. Giovanni Paolo II. Notizia 01/09/2023. Le nostre Scuole. Tour virtuali dei plessi dell'Istituto che ospitano la Scuola dell ... 95030 Gravina di ...

  3. Giovanni Vincenzo Gravina ( Roggiano Gravina, 20 gennaio 1664 – Roma, 6 gennaio 1718) è stato un letterato e giurista italiano, nonché uno dei fondatori dell' Accademia dell'Arcadia . Indice. 1 Biografia. 2 Il contributo alla storia del diritto. 3 Il contributo alla storia letteraria. 4 Note. 5 Bibliografia. 6 Altri progetti. 7 Collegamenti esterni

  4. Note su G. e Vico, in Archivio di storia della cultura, XIII (2000), pp. 27-51; C. Carena, Critica della ragi on poetica di G.V. G.: l'imma ginazione, la fantasia, il delir io e la verosimi glianza, Milano 2001; R. Lo Bianco, G.V. G. e l'estetica del delirio, Palermo 2001. GRAVINA, Gian Vincenzo Carla San Mauro Nacque a Roggiano, nei pressi di ...

  5. Gravina, Gian Vincenzo nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da ...

  6. Fausto Nicolini. Nacque il 16 febbraio 1664 a Rogiano (Cosenza) da Gennaro e Anna Lombardi, e, compiuti gli studî primamente a Scalea, presso il suo "cartesianissimo" cugino Gregorio Calopreso, indi (dal 1681) a Napoli, si trasferì nel 1689 stabilmente a Roma quale agente del card. Francesco Pignatelli, allora arcivescovo di Taranto, poi di ...

  7. Il ramo più antico è quello dei conti di Gravina in Puglia che appare in G ilberto dei conti del Perche, nipote di Stefano, cancelliere di Sicilia (1166) ed arcivescovo di Palermo (1167). In Sicilia pare capostipite G iacomo, segretario di re Martino I (20 dicembre 1407) e da esso nacquero i varî rami ancora viventi o già estinti.