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  1. Jean-Bedel Bokassa, noto anche come Salah Eddine Ahmed Bokassa (Bobangi, 22 febbraio 1921 – Bangui, 3 novembre 1996), è stato un politico, militare e dittatore centrafricano, presidente della Repubblica Centrafricana (dal 1º gennaio 1966 al 4 dicembre 1976) e poi imperatore dell'Impero Centrafricano (fino al 21 settembre 1979 ...

  2. Jean-Bédel Bokassa ( [ʒɑ̃ bedɛl bɔkasa] ⓘ; 22 February 1921 – 3 November 1996), also known as Bokassa I, was a Central African political and military leader who served as the second president of the Central African Republic (CAR) and as the emperor of its successor state, the Central African Empire (CAE), from the Saint-Sylvestre coup ...

  3. 29 set 2014 · Sono passati 35 anni dal colpo di stato militare che ha rovesciato il regime di Jean-Bédel Bokassa, l'imperatore cannibale della Repubblica Centrafricana. Ma a distanza di tre decenni, il...

  4. Jean-Bedel Bokassa [1], né le 22 février 1921 à Bobangui [2] (village de la préfecture de Lobaye) et mort le 3 novembre 1996 à Bangui [3], est un homme d'État et un militaire centrafricain qui fut le deuxième président de la République centrafricaine à partir de 1966 [2], à la suite du coup d'État de la Saint-Sylvestre ...

  5. 18 apr 2024 · Jean-Bédel Bokassa was an African military leader who was president of the Central African Republic (1966–76) and self-styled emperor of the Central African Empire (1976–79). The son of a village headman, Bokassa attended local mission schools before joining the French army in 1939.

    • The Editors of Encyclopaedia Britannica
  6. Jean-Bédel Bokassa, presidente della Repubblica Centrafricana, s’incorona Imperatore Bokassa I dell'Impero Centro Africano. Giustifica la sua azione affermando che creare una monarchia aiuterà il Centro Africa ad elevarsi dal resto del continente e a guadagnarsi il rispetto del mondo. La sua mossa ha però solo conseguenze negative.

  7. Nel 1979 un intervento francese riportò al potere Dacko. Condannato a morte in contumacia, B. riparò in Costa d’Avorio e in Francia. Tornato in patria (1986), ebbe confermata la pena capitale, poi tramutata in detenzione. Nel 1993 fu liberato.