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    relativo a: Le fantasticherie del passeggiatore solitario
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  1. Le fantasticherie del passeggiatore solitario è un'opera incompiuta e postuma di Jean-Jacques Rousseau scritta tra il 1776 e il 1778. È stato tradotto anche come Le meditazioni del passeggiatore solitario, Le passeggiate del sognatore solitario e Le passeggiate del pensatore solitario.

    • Le meditazioni del passeggiatore solitario, Le passeggiate del pensatore solitario
    • Les Rêveries du promeneur solitaire
    • Jean-Jacques Rousseau
    • 1782
  2. Le Fantasticherie nascono dagli appunti sparsi che Rousseau stilava nel corso di lunghe passeggiate solitarie, meditando sulla natura, sulla società, sul rapporto tra sé e gli altri. Il filosofo francese rievoca così il proprio passato, descrivendone sensazioni e sentimenti con accenti vivissimi.

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  3. Le fantasticherie del passeggiatore solitario è un'opera incompiuta e postuma di Jean-Jacques Rousseau scritta tra il 1776 e il 1778. È stato tradotto anche come Le meditazioni del passeggiatore solitario, Le passeggiate del sognatore solitario e Le passeggiate del pensatore solitario.

  4. 28 gen 2024 · Scarica Rousseau, Le fantasticherie del passeggiatore solitario, riassunto. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Filosofia solo su Docsity! LE PASEGGIATE SOLITARIE, ROUSSEAU. I PASSEGGIATA: “e ora eccomi solo sulla terra, non avendo altro fratello, prossimo, amico, che me stesso”.

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  5. Rousseau viene affidato alla famiglia del pastore Lambercier di Bossey e si converte al cattolicesimo dopo aver conosciuto Madame de Warens, giovane donna cattolica che lo aiuta dopo la sua espulsione da Ginevra.

  6. Le Fantasticherie nascono dagli appunti sparsi che Rousseau stilava nel corso di lunghe passeggiate solitarie, meditando sulla natura, sulla società, sul rapporto tra sé e gli altri. Il...

  7. Tra le pagine più belle della letteratura moderna, Le fantasticherie sono il risultato degli appunti che un anziano Rousseau prendeva nel corso di lunghe passeggiate, meditando sulla natura, sull’uomo, sul rapporto tra sé e gli altri.

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