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Lo schiavismo è il sistema sociale ed economico basato sulla schiavitù. « [La schiavitù] è lo stato o la condizione di un individuo sul quale si esercitano gli attributi del diritto di proprietà o taluni di essi, e lo "schiavo" è l’individuo che ha tale stato o condizione».
Cosa. Schiavismo. Quando. dall'antichità all'età contemporanea. Dove. nel mondo. Conseguenze. Razzismo, Apartheid, Lotta contro la segregazione razziale, La battaglia non violenta di Gandhi....
schiavitù nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
La schiavitù richiede tipicamente una mancanza di manodopera e un surplus di terra per poter essere vitale. Indice. 1 Origini neolitiche. 1.1 Civiltà antiche. 2 Africa. 2.1 Africa subsahariana. 2.1.1 Partecipazione africana alla tratta degli schiavi. 2.2 Africani sulle navi. 2.3 Nordafrica. 2.4 Epoca contemporanea.
Un uomo è schiavo quando è proprietà di un altro uomo. Lo schiavo non è libero, non ha beni in proprietà e anche i suoi figli saranno schiavi. La principale fonte di schiavi furono le guerre: fin dalla preistoria i nemici sconfitti venivano uccisi o ridotti in schiavitù.
Naturalmente era difficile indicare differenze biologiche e somatiche fra l'uomo libero e lo schiavo; anzi già verso la metà del V secolo a.C. un aristocratico ateniese, ostile alla democrazia dominante, poteva rammaricarsi che non fosse più possibile in città distinguere lo schiavo dal cittadino per l'abbigliamento e il comportamento (Pseudo Senofonte, Costituzione degli Ateniesi, I 10-11).
La schiavitù è un fenomeno antichissimo, riscontrabile in tutte le epoche storiche e diffuso in tutti i continenti. Lo schiavo è una proprietà legale, laddove sia presente la nozione giuridica di proprietà, e deve obbedienza al suo padrone.