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26 feb 2017 · Così il quotidiano romano Il Messaggero salutò l’insediamento – il 26 febbraio 1922 – del governo guidato da Luigi Facta, deputato di Pinerolo, giolittiano di ferro. Non fu una previsione azzeccata: Facta restò in carica appena otto mesi, spazzato via dalla marcia su Roma. Il suo nome era destinato a passare alla storia come l’ultimo ...
Presidente del Consiglio dei ministri (26 febbraio-1° agosto 1922) (1° agosto-31 ottobre 1922) Ministro "ad interim" per le terre liberate dal nemico (26 febbraio-14 marzo 1922) Ministro dell'interno (26 febbraio-1° agosto 1922) .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. Luigi Federzoni, Presidente. "PRESIDENTE.
29 ott 2022 · Il Presidente del Consiglio Luigi Facta, che nella tarda sera del 25 ottobre ha ricevuto da fonti segrete provenienti da Milano conferme sull’intenzione di un colpo di mano fascista tra il 27 e il 28 ottobre, pensa già alle dimissioni e contemporaneamente telegrafa al sovrano Vittorio Emanuele III, in villeggiatura a San Rossore, chiedendogli di tornare subito nella capitale.
Luigi Facta (16 novembre 1861 – 5 novembre 1930) è stato un politico, avvocato e giornalista italiano e l'ultimo Primo Ministro italiano prima della dittatura di Benito Mussolini. Facta è nato a Pinerolo , Piemonte , Italia.
28 ott 2018 · 28 ottobre 1922: Facta non riesce a opporsi alla marcia su Roma. Cinque del mattino del 28 ottobre 1922. Il presidente del Consiglio, il pinerolese Luigi Facta, propone al re Vittorio Emanuele III di firmare lo stato d’assedio. Nelle ore precedenti diverse Prefetture erano state occupate dai fascisti, mentre il grosso degli squadristi stava ...
Don Luigi Sturzo (ascolta ⓘ; Caltagirone, 26 novembre 1871 – Roma, 8 agosto 1959) è stato un presbitero e politico italiano.Fondatore del Partito Popolare Italiano (PPI), che rappresentò per i cattolici italiani il ritorno organizzato alla vita politica dopo la fine del non expedit, fu convinto antifascista ed oppositore del regime di Benito Mussolini.
27 ott 2017 · Alle 6 del mattino del 28 ottobre il governo dichiarò lo stato d'assedio, ma il re (alle 8 e 30) si rifiutò di controfirmarlo e Luigi Facta si dimise: il Paese era senza governo (e fuori controllo). Mentre le camicie nere entravano nella capitale, minacciando di occupare i ministeri, Mussolini fu convocato dal re.