24 feb 2022 · Cento anni fa, il 25 febbraio 1922, veniva inaugurato un nuovo governo Facta. Fu l’ultimo presidente del Consiglio dell’Italia democratica e otto mesi più tardi dovette lasciare il posto ai fascisti. Il vecchio politico di Pinerolo era onesto, vissuto nell’ombra e ignoto a tutti.
Luigi Facta riuscì a laurearsi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Torino a soli diciotto anni, divenne avvocato nello studio legale ed entrò in politica nel 1884, venendo eletto consigliere comunale di Pinerolo, comune di cui fu successivamente sindaco.
28 ott 2022 · Date, fatti e curiosità riguardanti la Marcia su Roma, "rivoluzione" fascista con la quale il 28 ottobre 1922 Benito Mussolini prese il potere in Italia. Nel 2022 ricorrono i 100 anni della marcia su Roma, la manifestazione armata dell'ottobre 1922 con la quale Benito Mussolini e le sue camicie nere presero il potere instaurando il ventennio ...
26 feb 2022 · Il 26 febbraio del 1922, esattamente 100 anni fa, iniziava il governo di Luigi Facta, l’ultimo prima dell’avvento del fascismo in Italia. Il governo Facta I (seguito dal Facta II, 1° agosto - 27 ottobre 1922), rimarrà in carica dal 26 febbraio 1922 al 1° agosto dello stesso anno per un totale di 143 giorni.
26 feb 2021 · a a Il 26 febbraio del 1922 si insedia l'esecutivo guidato da Luigi Facta, di fatto l'ultimo prima dell'avvento del fascismo in Italia. Il 28 ottobre, infatti, si consumerà la marcia su Roma e inizierà il ventennio subito macchiato da crimini orribili come l'omicidio di Giacomo Matteotti
He was also the Italian Minister of Finance from 1910 until 1914 and afterwards from 1920 until 1921. At the outbreak of The Great War, Facta supported neutrality for Italy but began supporting the war effort once Italy entered the conflict. His son was killed in the war; despite such sacrifice, he said he was proud to give a son to his country.
28 ott 2018 · 28 ottobre 1922: Facta non riesce a opporsi alla marcia su Roma Cinque del mattino del 28 ottobre 1922. Il presidente del Consiglio, il pinerolese Luigi Facta, propone al re Vittorio Emanuele III di firmare lo stato d’assedio.