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Maddalena Visconti ( Milano, 1366 – Burghausen, 1404) era figlia di Bernabò Visconti, signore di Milano, e di Beatrice della Scala . Indice. 1 Biografia. 2 Discendenza. 3 Ascendenza. 4 Note. Biografia. Sposò a Landshut [1] il 2 settembre 1381 Federico di Baviera -Landshut andando a vivere nel castello del Trausnitz sull' Isar [2].
Maddalena Visconti (1366 – 17 July 1404) was a daughter of Bernabò Visconti and his wife Beatrice Regina della Scala. Maddalena was Duchess of Bavaria-Landshut by her marriage to Frederick, Duke of Bavaria . Family. Maddalena was born in Milan and was the twelfth of seventeen children born to her parents.
- 1366
- Bernabò Visconti
- 17 July 1404 (aged 37–38), Burghausen
- Beatrice Regina della Scala
17 gen 2020 · La trilogia neorealista di Visconti è formata, oltre che da Bellissima, da Ossessione (1943) e La terra trema (1948). [2] – Il soggetto, che enumera tre stesure, la prima del 1942, è di Cesare Zavattini. La sceneggiatura finale, oltre che da Visconti, è firmata da Suso Cecchi D’Amico e Francesco Rosi. [3] –
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Un annuncio della radio nel corso di un concerto dà notizia che il regista Alessandro Blasetti cerca a Roma una bambina per una parte in un film. Ciò fa accorrere a Cinecittàuna folla di madri tra le quali la popolana Maddalena Cecconi con la figlioletta Maria, per la quale la donna sogna un'ascesa sociale, tramite una carriera di artista alla qual...
Il film nasce da un soggetto di Cesare Zavattini, più volte rielaborato. Secondo Lino Miccichè, esistono infatti tre versioni del soggetto (denominate S1, S2 ed S3), tra loro alquanto diverse, che poi hanno dato vita a un'ulteriore versione (la S4), quella alla base del copione, alla quale però Zavattini non aveva più lavorato. Anche Visconti confe...
Bellissima ebbe la prima rappresentazione mondiale al cinema "Manzoni" di Milano nella nebbiosa giornata del 28 dicembre 1951. Il film, però, fu «assai poco premiato dagli incassi», avendo infatti introitato 160 milioni di lire. In base a questo risultato, il film di Visconti non riuscì ad entrare nell'elenco dei principali lungometraggi di maggior...
Tutte le valutazioni di Bellissima ruotano attorno al presunto abbandono, da parte di Visconti, del neorealismo, di cui, soprattutto dopo La terra tremaveniva considerato uno dei massimi interpreti.
Oltre al già citato Nastro d’argento conferito ad Anna Magnani per la sua interpretazione, va ricordato che Bellissima è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
Opere citate nella voce (in ordine cronologico): 1. Rivista Cinema, in particolare i numeri 75 del 15 dicembre 1951, 78 del 15 gennaio 1952, 88 del 15 giugno 1952 e 96 del 15 ottobre 1952. 2. Ornella Levi (a cura di): Catalogo Bolaffi del cinema italiano. Bolaffi Edit. Torino, 1967. ISBN non esistente 3. Renzo Renzi: Visconti segreto. Laterza Edit....
Wikiquote contiene citazioni di o su BellissimaWikimedia Commons contiene immagini o altri file su BellissimaBellissima, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.Bellissima, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.(EN) Bellissima, su IMDb, IMDb.com.(EN) Bellissima, su AllMovie, All Media Network.28 dic 2021 · Tra queste vi è anche Maddalena Cecconi (Anna Magnani) con la piccola Maria (Tina Apicella), di soli cinque anni. Superata la prima selezione, Maddalena, andando contro la volontà del marito Spartaco (Gastone Renzelli), ma sollecitata dai continui suggerimenti di Alberto Annovazzi (Walter Chiari), che a Cinecittà sta cercando di farsi strada ...
Maddalena Visconti (1366 – 17 luglio 1404) era figlia di Bernabò Visconti e di sua moglie Beatrice Regina della Scala. Maddalena era duchessa di Baviera-Landshut dal suo matrimonio con Federico, duca di Baviera. I nonni materni di Maddalena erano Mastino II della Scala e sua moglie Taddea da Carrara.
Quando il regista Alessandro Blasetti annuncia che sta cercando una bambina "bellissima" per un film, Maddalena Cecconi si presenta a Cinecittà con sua figlia Maria, insieme a una gran quantità di mamme con le loro figliole. Visconti racconta l'illusione del cinema come fabbrica dei sogni di fronte alla dura realtà del dopoguerra italiano.