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  1. Massimiliano di Sassonia fu principe ereditario del Regno di Sassonia dal 1827 al 1830, membro della casata dei Wettin, sposò la principessa Carolina di Borbone-Parma e alla morte della moglie sposò Maria Luisa di Borbone-Parma, nipote della prima consorte Carolina.

  2. 13 apr 2021 · Massimiliano di Sassonia fu principe ereditario del Regno di Sassonia dal 1827 al 1830, membro della casata dei Wettin, sposò la principessa Carolina di Borbone-Parma e alla morte della moglie sposò Maria Luisa di Borbone-Parma, nipote della prima consorte Carolina.

  3. Nato il 18 maggio 1797, quale primogenito del principe Massimiliano di Sassonia e di Carolina Maria Teresa di Parma. Prese parte alla campagna del 1815 al quartier generale del principe di Schwarzenberg, ma, al ritormo, seguitò gli studî interrotti, prediligendo le scienze naturali e fra queste la botanica.

  4. Massimiliano di Sassonia (Dresda, 13 aprile 1759 – Dresda, 3 gennaio 1838) fu principe ereditario del Regno di Sassonia dal 1827 al 1830, membro della casata dei Wettin, sposò la principessa Carolina di Borbone-Parma e alla morte della moglie sposò Maria Luisa di Borbone-Parma, nipote della prima consorte Carolina.

  5. 7 nov 2020 · Il 24 aprile del 1833, a Dresda, Maria sposò il principe ereditario di Sassonia Federico Augusto, figlio del principe Massimiliano di Sassonia e di Carolina di Borbone-Parma. La coppia ebbe un’unica figlia, la principessa Maria Amalia, nata il 12 aprile 1834 e morta il 17 maggio dello stesso anno.

  6. Figlio del principe Massimiliano di Sassonia e della principessa Carolina di Parma; nacque a Dresda nel 1801, salì sul trono sassone nel 1854 e morì, sempre a Dresda, nel 1872. Coltissimo e munifico, fu al centro, si può dire, di tutti gli apporti del Romanticismo germanico alla conoscenza di D. e del suo mondo.

  7. Figlio (Dresda 1797 - Brennbüchel, Tirolo, 1854) del principe Massimiliano di Sassonia e di Carolina Maria Teresa di Parma, predilesse lo studio della botanica e della mineralogia. Associato (1830) nel governo al re Antonio, suo zio, gli successe nel 1836.