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Mencio (孟子 S, Mèngzǐ P, Meng-tzu W, lett. "Maestro Meng"; nome di nascita Xìng Mèngkē , 姓孟軻 ; il nome originale del suo clan era Mengsun ( 孟孫 ) in seguito abbreviato a Meng ( 孟 ); 370 a.C. – 289 a.C. ) è stato un filosofo cinese , il più eminente aderente al confucianesimo .
Vocabolario on line. mencio. méncio agg. [etimo incerto] (pl. f. - ce ), tosc. – Floscio, vizzo, cascante; si dice per lo più della carne o della pelle che abbiano perso la normale consistenza e sodezza, o anche della persona: un corpo che si sentiva che era già m. (B. Cicognani).
MENCIO. Filosofo cinese, nato nel 372 a. C. in Tsou, nell'attuale Shan-tung, nell'antico stato di Lu. Il cognome cinese è Meng, il nome K'o. Mencio è la latinizzazione dell'appellativo Meng tzŭ, "il filosofo Meng". Il primo europeo che ne conobbe e ne studiò le opere fu Matteo Ricci.
Mencio Filosofo cinese (372 ca. 289 ca. a.C.). Sebbene siano incerte le date di nascita e di morte, la biografia accolta dalla tradizione è quella composta da Sima Qian (forse 145 - forse 86 a.C.) nel cap. 74 del suo Shiji («Memorie di uno storico»). Il nome di M. deriva dalla latinizzazione ( Mencius) di Mengzi («Maestro Meng»), coniata ...
mén-cio. Significato Floscio, vizzo. Etimologia etimo incerto; probabilmente da avvicinare al francese: mince sottile e alla voce settentrionale: vencio vizzo. Si tratta di una bella parola, buffa e piacevolmente espressiva.
mencio. [mén-cio] agg. (pl. m. -ci; f. -cia, pl. -ce) tosc. Moscio, floscio, vizzo, privo di consistenza: questo panno è diventato m.; carne mencia. || Fiacco, privo di vitalità: è un ragazzo m....
Fu il sistematore del confucianesimo; la sua opera, il cosiddetto Libro di Mencio, costituisce uno dei “Quattro libri classici” (Sse-shu) del canone confuciano.