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La bambola ebbe grande successo in Giappone, e la serie TV che venne trasmessa nel 1980 incrementò la loro popolarità. L'esportazione della linea di bambole ebbe inizio nel 1975, presso la Repubblica Federale Tedesca e l'Australia. Negli anni successivi tutta la linea Mon Cicci sarà esportata nell'Europa occidentale.
- 4 febbraio – 1º agosto 1980
- Ashi Production
Nel 1979 la Mattel, conosciutissima azienda di giocattoli statunitense, acquista i diritti sia per le bambole che per la serie tv. Alcune curiosità relative al Mon Cicci : il colore degli occhi.
23 nov 2017 · “Merito” di DeAjunior, che li farà tornare in TV insieme a Victoria Cabello (?) con una nuova serie animati composta da ben 52 episodi.. A cantare la nuova sigla non ci sarà più l’amata Cristina D’Avena, ma appunto Victoria Cabello che introdurrà gli episodi raccontando gli usi e costumi del Giappone, la patria delle scimmiette tanto amate nei nostri anni 80.
9 feb 2020 · La bambola ebbe grande successo in Giappone, e la serie TV che venne trasmessa nel 1980 incrementò la loro popolarità. ” Mon Cicci si sposa “confezione vintage L’esportazione della linea di bambole ebbe inizio nel 1975, presso la Repubblica Federale Tedesca e l’Australia.
26 ott 2017 · La notizia bomba è che i Monchichi stanno tornando in TV: dopo 30 anni di assenza, le simpatiche scimmiette ritornano sul piccolo schermo con una serie animata dedicata ai bambini dai 4 ai 7 anni. I nuovi episodi – ognuno di 11 minuti – debutteranno in Italia il prossimo 3 novembre tutti i giorni alle 19.30 su DeAJunior.
Sono una linea di bambole, a cui sono stati ispirati tre cartoni animati, due giapponesi e uno statunitense. In italiano il nome venne tradotto con la grafia Mon Cicci per le bambole e Monciccì per i cartoni. La produzione è giapponese, e gestita dalla Sekiguchi Corporation, famosa produttrice di bambole con sede a Tokyo, in Giappone. I ...
2 giu 2014 · I Mon Cicci sono una linea di bambole creata dalla Sekiguchi Corporation: sono dunque di origine giapponese. Questi pupazzi vennero realizzati da Koichi Sekiguchi il 25 gennaio 1974: il suo autore ha sempre dichiarato di averli creati per far nascere un senso di rispetto e di protezione verso i bambini giapponesi.