Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Santiago Amigorena (Buenos Aires, 15 febbraio 1962) è uno sceneggiatore, produttore cinematografico, regista cinematografico attore e scrittore argentino che vive in Francia. Nel 2007, il suo film Quelques jours en septembre è stato nominato come "Miglior Film" al Mar del Plata Film Festival.

  2. Santiago Amigorena, né à Buenos Aires ( Argentine) le 15 février 1962, est un réalisateur, scénariste, producteur de cinéma et écrivain argentin naturalisé français 1 . Biographie. Jeunesse et études. Né de parents psychanalystes, Santiago Amigorena passe son enfance en Argentine, puis en Uruguay.

    • Santiago Amigorena
    • ArgentineFrançaise
  3. Santiago Amigorena (Spanish pronunciation: [sanˈtjaɣo amiɣoˈɾena]; born 15 February 1962 in Buenos Aires, Argentina) is an Argentine screenwriter, film producer, film director and writer. In 2007, he was nominated at the Mar del Plata Film Festival for Best Film with A Few Days in September .

    • Screenwriter, film producer, film director, actor
  4. Santiago Amigorena è un regista, produttore, co-produttore, sceneggiatore, è nato il 15 febbraio 1962 a Buenos Aires (Argentina). Nei suoi 5 anni di carriera come regista ha diretto Quelques Jours En Septembre e Another Silence. Santiago Amigorena ha oggi 62 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

  5. Producer. Actor. IMDbPro Starmeter See rank. Santiago Amigorena was born on 15 February 1962 in Buenos Aires, Argentina. He is a writer and producer, known for Another Silence (2011), Quelques jours en septembre (2006) and Upside Down (2012). He was previously married to Julie Gayet.

    • January 1, 1
    • Writer, Producer, Actor
    • Buenos Aires, Argentina
    • Santiago Amigorena
  6. Il film è il quattordicesimo lungometraggio di Cédric Klapisch, che lo ha scritto insieme a Santiago Amigorena, suo collaboratore per la quinta volta. Le riprese durarono nove settimane, dal 21 dicembre 2020 al 30 marzo 2021, in piena pandemia di COVID-19.

  7. Santiago Amigorena difende la dimenticanza contro la memoria e sostiene la necessità di un oblio elaborato, che sarebbe l’opposto della negazione: la vita, a suo modo di vedere, avrà vinto quando riusciremo a dimenticare la Shoah e sarà diventata un ricordo che non ci impedisce di vivere.