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  1. Il secondo memoriale Cavallero fu un documento che raccolse le dichiarazioni fatte al generale Giacomo Carboni a Forte Boccea da Ugo Cavallero, mentre quest'ultimo si trovava in stato di arresto. [9] Secondo Arrigo Petacco, il generale Cavallero era stato arrestato in quanto nemico personale di Pietro Badoglio. [10]

  2. Cavallèro, Ugo Enciclopedia on line Generale italiano (Casal Monferrato 1880 - Frascati 1943); partecipò alla guerra di Libia, e nella prima guerra mondiale rivelò qualità notevoli durante l' offensiva austriaca nel Trentino (1916) e nel corso della ritirata di Caporetto .

  3. Citazioni su Ugo Cavallero [ modifica] «Generale affarista», come è stato definito, Ugo Cavallero aveva indubbie doti d'ingegno. Laureato in matematica pura, traduttore dall'inglese e dal tedesco, primo alla scuola di guerra, brillante ufficiale del Comando supremo nel '15–'18, generale a trentott'anni, aveva percorso tutta la carriera ...

  4. CAVALLERO, Ugo. Generale, senatore del regno, nato a Casale Monferrato il 20 settembre 1880. Uscito dalla scuola di Modena sottotenente di fanteria, passò - dopo i corsi della Scuola di guerra - nello stato maggiore. Capitano all'inizio della guerra italo-austriaca (maggio 1915), fu addetto al comando supremo, dove raggiunse il grado di ...

  5. 30 apr 2022 · Cavallero entrò diciottenne in accademia militare, uscendone nel 1900 sottotenente di fanteria. Dotato di una personalità poliedrica, unì agli studi militari lo studio della matematica pura e tradusse dal tedesco e dall’inglese fondamentali opere d’interesse geografico. Nel 1906 fu insegnante alla Scuola Centrale di tiro di Parma.

  6. Ugo Cavallero: un italiano che non si piegò quando Hitler decideva chi in Italia potesse ancora vivere e chi no. Nel 70° della sua tragica fine, è stato ignorato. Ancora troppo scomodo per tutti. Quando due anni orsono la sua città decise di ricordarlo, insorse la solita associazione, più faziosa che “partigiana” e niente affatto depositaria della verità.

  7. Nel 1933 Cavallero lasciò l’Ansaldo, ma non si rassegnò all’inattività e, dopo un periodo in cui fu delegato italiano alla conferenza di Ginevra per il disarmo, fu richiamato in servizio nel novembre del 1937, promosso generale di corpo d’armata ed inviato in Africa orientale dove nel gennaio 1938 assunse l’incarico di comandante delle truppe.